AFRICA/KENYA - “Si può iniziare a guarire le ferite delle guerre e a guardare al futuro”: i Vescovi dell’AMECEA esprimono la loro soddisfazione per il Vertice dei Grandi Laghi

sabato, 16 dicembre 2006

Nairobi (Agenzia Fides)- “Desideriamo esprimere il nostro apprezzamento ai Capi di Stato e di Governo della regione dei Grandi Laghi per l’iniziativa di riunirsi per riflettere e discutere le questioni di comune interesse”. Così i Vescovi dell’Associazione dei Membri delle Conferenze Episcopali dell’Africa Orientale (AMECEA) si felicitano per la Seconda Conferenza Internazionale sui Grandi Laghi di Nairobi che si è chiusa ieri, 15 dicembre con la firma di un accordo per promuovere la sicurezza, la stabilità e lo sviluppo per la regione (vedi Fides 15 dicembre 2006).
“La presenza del rappresentate della Santa Sede e il messaggio del Santo Padre sono segni evidenti di come il cuore del Santo Padre è vicino alla Regione dei Grandi Laghi” affermano i Vescovi. “Ispirati dal messaggio del Santo Padre, siamo profondamente convinti che la nostra regione ha bisogno di una pace durevole, di sicurezza, della stabilità politica e di uno sviluppo sostenibile”.
“A causa della violenza che ha prodotto la perdita di vite umane, diverse popolazioni sono state lasciate divise e senza speranza - prosegue il messaggio- Quindi, l’iniziativa dei nostri Capi di Stato e di Governo offre la possibilità di iniziare il processo di guarigione, che la Chiesa appoggia in pieno impegnandosi a guidare le nostre genti al perdono e alla riconciliazione, nell’interesse della pacifica coesistenza, attuale e futura”.
I Vescovi chiedono ai leader della regione di “assicurare un’equa distribuzione delle risorse e prevedere e prevenire le situazioni negative future”. Il Patto di sicurezza firmato ieri sembra andare quindi nella direzione auspicata dai rappresentati della Chiesa cattolica. L’accordo prevede infatti la rinuncia da parte dei contraenti a interferire nelle vicende dei propri vicini, la lotta allo sfruttamento illegale delle risorse della regione e il disarmo delle formazioni irregolari ancora presenti nell’area. È prevista infine la creazione di un fondo speciale per promuovere lo sviluppo dei Paesi contraenti. (L.M.) (Agenzia Fides 16/12/2006 righe 33 parole 341)


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