EUROPA/ITALIA - Therapeutic Drug Monitoring: al Policlinico Gemelli una terapia personalizzata per migliorare l'efficacia e ridurre gli effetti collaterali degli antiretrovirali

lunedì, 11 dicembre 2006

Roma (Agenzia Fides) - Si chiama Therapeutic Drug Monitoring (TDM), è una terapia personalizzata basata sul monitoraggio plasmatico individuale degli antiretrovirali per ottimizzarne l’efficacia e ridurne gli effetti collaterali. Il trattamento viene effettuato di routine a tutti i pazienti con Hiv in cura presso la Clinica delle Malattie Infettive dell’Università Cattolica di Roma, in collaborazione con l’Istituto di Farmacologia.
Il Policlinico universitario Agostino Gemelli è l’unica struttura dell’Italia centro-meridionale a eseguire di routine il monitoraggio dei farmaci antiretrovirali. Tale approccio non costituisce solo un vantaggio per la persona con Hiv/Aids, che ha a disposizione la migliore terapia per le proprie caratteristiche e necessità individuali, ma schiude anche nuovi fronti di ricerca orientati a individuare nuove e migliori combinazioni tra gli antiretrovirali.
A distanza di 25 anni dalla descrizione del primo caso di Aids, le associazioni di farmaci antiretrovirali sono in grado di controllare la replicazione dell’Hiv e quindi di evitare o rallentare la progressione della malattia in una maggioranza di pazienti, trasformando l’Aids in una malattia cronica. Questa terapia si è mostrata in grado di ridurre drasticamente la progressione della malattia e la mortalità per Aids, ma quello dell’infezione da Hiv è l’unico caso di terapia per un’infezione che deve essere assunta per tutta la vita con evidenti problemi di tossicità, e diversi pazienti possono presentare effetti collaterali ai farmaci sia nel breve, sia nel lungo termine. Altri pazienti poi, presentano un fallimento della terapia.
Dall’inizio del 2006 sono stati sottoposti a TDM circa 300 pazienti in terapia, per un totale di oltre 600 determinazioni. Numerose le situazioni in cui il TDM si rivela utile, le donne in gravidanza, i pazienti pediatrici, i pazienti che effettuano altre combinazioni complesse di farmaci antiretrovirali, i pazienti con malattie del fegato avanzate e quelli che devono assumere altri farmaci che interagiscono con gli antiretrovirali. Sul fronte della ricerca, l’utilizzo di routine del TDM consente di analizzare le interazioni tra i diversi antiretrovirali e definire anche le basi per nuove terapie cosiddette di salvataggio, cioè per quelle persone con Aids il cui virus ha sviluppato resistenze ad alcuni farmaci e che necessitano di approcci farmacologici più potenti ma che non comportino una tossicità eccessiva. I pazienti con basso indice di massa corporea e quelli che presentano determinati effetti collaterali possono quindi trarre beneficio dal monitoraggio dei farmaci grazie a un adeguamento delle dosi calibrato sull’individuo con una conseguente riduzione di alcuni effetti collaterali. (AP) (11/12/2006 Agenzia Fides; Righe:35; Parole:419)


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