EUROPA/SPAGNA - “L'evangelizzazione ed il servizio cristiano alla società saranno opera di cristiani convinti, maturi nella fede”: documento dei Vescovi presenta gli “Orientamenti morali dinanzi alla situazione attuale della Spagna”

venerdì, 1 dicembre 2006

Madrid (Agenzia Fides) - Il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Spagnola, P. Juan Antonio Martínez Camino, ha presentato durante una conferenza stampa, la versione definitiva dell'Istruzione Pastorale approvata durante l'ultima Assemblea Plenaria dell’Episcopato, dal titolo “Orientamenti morali dinanzi alla situazione attuale della Spagna”. I Vescovi intendono “incoraggiare i cattolici a partecipare attivamente alla vita sociale e pubblica mantenendo l'integrità della fede e la coerenza della vita cristiana”. Il P. Martínez ha spiegato che sebbene l'istruzione affronti questioni politiche, non si tratta comunque di un documento politico, bensì di una Istruzione pastorale.
I Vescovi parlano della diffusione della mentalità laicista nella società attuale, affermando che "il male radicale del momento consiste nel desiderio illusorio di essere padroni assoluti di tutto, di dirigere la nostra vita e la vita della società secondo il nostro gusto, senza contare su Dio". Tale situazione è stata favorita da cause come il rapido arricchimento, la molteplicità di offerte per l'ozio, la scarsa formazione religiosa di molte persone, alcune idee distorte di Dio e della vera religione, la mancanza di coerenza nella vita, l'influenza di idee sbagliate sull'origine, la natura ed il destino dell'uomo, la debolezza morale e la seduzione dei beni di questo mondo. Davanti a questa situazione i Vescovi sottolineano la responsabilità della Chiesa e di tutti i cattolici, perché la fede non è un tema puramente privato. La Chiesa deve facilitare l'incontro con Gesù Cristo ed annunciare tutte le verità, facendo comprendere che "l'accettazione umile e grata della rivelazione di Gesù Cristo non è una minaccia, bensì un aiuto decisivo per il vero progresso umano". Per portare a termine questa missione ed avere un'influenza reale nella vita della società, i Vescovi ritengono che i cattolici devono essere fermamente radicati nella fede della Chiesa e condurre una vita cristiana forte e coerente. "L'evangelizzazione ed il servizio cristiano alla società - continua il testo - saranno opera di cristiani convertiti e convinti, maturi nella fede".
Questo si tradurrà in alcuni impegni concreti, come annunciare il Vangelo del matrimonio e della famiglia, perché i Vescovi constatano con stupore che "l'attuale legislazione spagnola non solamente non protegge il matrimonio, ma neanche lo riconosce nel suo essere proprio e specifico". Ci si dovrà occupare anche della formazione nella fede e di curare l'Eucaristia domenicale, più necessaria che mai in una "società paganizzata in cui i cattolici vivono più o meno dispersi".
I Vescovi esprimono anche una valutazione su alcune questioni importanti come la necessità di un riferimento ad una morale obiettiva, precedente e superiore alle istituzioni democratiche della politica, facendo emergere che “le decisioni politiche sono decisioni umane e responsabili, per cui devono essere necessariamente decisioni morali, ispirate da quei valori e criteri morali che i politici riconoscono nel profondo della loro coscienza". Ricordano inoltre che "il fondamento e la ragion d’essere dell'autorità politica, è la difesa e la promozione del bene di tutti, rispettando i diritti umani, favorendo l'esercizio della libertà, proteggendo le istituzioni fondamentali della vita umana, come la famiglia e le comunità religiose". "I cristiani, vivendo santamente in mezzo al mondo, devono essere testimonianza viva che l'amore vero, rispettoso e fedele, gratuito, universale, effettivo, è possibile nella vita degli uomini" concludono i Vescovi. (RG) (Agenzia Fides 1/12/2006; righe 38, parole 530)


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