OCEANIA/AUSTRALIA - Nuova Eparchia per i fedeli cattolici di Rito Caldeo in Oceania

lunedì, 23 ottobre 2006

Sydney (Agenzia Fides) - Grande entusiasmo per i fedeli cattolici di rito Caldeo che vivono in Oceania: essi avranno d’ora in poi una propria diocesi (“Eparchia”) e un proprio Vescovo. Il Santo Padre ha infatti creato l’Eparchia “S. Tommso Apostolo di Sydney dei Caldei” e ha nominato Mons. Djibrail Kassab, Arcivescovo di Bassora (Iraq), primo Vescovo della nuova Erparchia. A livello giuridico essa abbraccia le comunità Caldee presenti in Australia e Nuova Zelanda.
Mons. Phiip Wilson, Presidente della Conferenza Episcopale dell’Australia, ha commentato: “Da parte dei Vescovi australiani e dalla Chiesa cattolica in Australia diamo il benvenuto alla creazione della nuova Eparchia e al nuovo Vescovo. E’ importante che i cattolici della Chies Caldea possano celebrare la fede secondo il loro Rito e le loro antiche tradizioni”.
I fedeli della Chiesa Caldea nel mondo sono circa un milione in totale. La maggior parte di loro (circa 500.000) si trova in Iraq, dove c'è la sede del Patriarcato. Il Patriarca di Babilonia dei Caldei è Sua Beatitudine. Mons. Emmanuel-Karim Delly.
Esiste poi la Chiesa Caldea della diaspora, nata in seguito all'emigrazione. Negli Stati Uniti vi è una sede a Detroit (Eparchia di San Tommaso Apostolo) fondata più di vent'anni fa, un'altra in California. Vi sono 15 parrocchie nelle due diocesi e ben 170mila fedeli caldei residenti negli Stati Uniti d'America. In Canada una parrocchia a Windsor, una a Toronto e una Montreal, per circa 20mila fedeli. Una comunità Caldea di 15 mila fedeli è presente anche in Oceania, dove la Chiesa Caldea ha una parrocchia a Sydney, una a Melbourne e una in Nuova Zelanda. Oltre 60mila fedeli Caldei vivono in Europa. Sono nove i paesi del vecchio continente dove fioriscono comunità Caldee: Francia, Germania, Inghilterra, Belgio, Danimarca, Svezia, Olanda Grecia, Italia.
Il “Rito Caldeo” è uno dei cinque riti principali nella cristianità orientale, accanto al rito Alessandrino (copto ed etiopico), Antiocheno (Siro e maronita), Armeno, Constantinopolitano. Vivono e celebrano il rito Caldeo la chiesa Chiesa Assira d'Oriente, la Chiesa Caldea, la Chiesa Siro-malabarese. La tradizione rituale Caldea si sviluppò, in modo indipendente, nell'antico Impero dei Sassanidi (IV-VII sec.) che regnavano nella Persia (territori dell'odierna Siria, Iraq, Iran), prima della conquista araba: da qui proviene la qualifica, talvolta adoperata, di “Rito Persiano”. Dal secolo XVII, prevalse a Roma la denominazione di “Caldeo”, mentre nelle regioni abitate dai Caldei si preferisce quella di “siro-orientale”. La liturgia Caldea conserva quasi esclusivamente l'uso del siriaco (o aramaico) che è un vero e proprio ornamento per la bellezza e la musicalità delle sue antiche sonorità. (PA) (Agenzia Fides 23/10/2006 righe 27 parole 272)


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