EUROPA/ITALIA - Anche 5.000 non udenti di diverse nazioni saranno domenica in piazza San Pietro per la canonizzazione di don Filippo Smaldone, l’apostolo dei sordi

giovedì, 12 ottobre 2006

Roma (Agenzia Fides) - Domenica prossima, 15 ottobre, in piazza San Pietro saranno oltre 12 mila i pellegrini provenienti da tutta Italia e dall'estero per festeggiare il nuovo Santo Filippo Smaldone. Tra loro vi saranno 5.000 fedeli non udenti, presenti a Roma per la canonizzazione
del sacerdote considerato l’apostolo ed il benefattore dei sordi. Per consentire loro di partecipare alla solenne celebrazione verrà assicurato il servizio di interpretariato durante la canonizzazione oltre alla visione sui grandi schermi, in una finestrella dell'interprete.
Filippo Smaldone, che verrà elevato agli onori degli altari da Papa Benedetto XVI, nacque a Napoli nel 1848 e morì a Lecce nel 1923. Di famiglia povera e profondamente devota, fu ordinato sacerdote a 23 anni. Si dedicò con passione al catechismo ed alla pastorale sanitaria, visitando i malati sia negli ospedali che nelle case. Pensò seriamente di partire per le missioni, ma il suo confessore gli disse che “la sua Cina era a Napoli” e che la sua missione era di evangelizzare i sordomuti. Per questo si unì a un gruppo di sacerdoti che si dedicavano alla loro assistenza e alla loro istruzione. Nel 1885 si trasferì a Lecce, per l’apertura di un convitto per sordomuti. Con lui aveva condotto tre giovani che aveva da tempo preparato per essere le prime religiose di un nuovo istituto religioso che sarebbe stato dedicato alla cura dei sordomuti: la Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Per circa 40 anni don Smaldone si dedicò al suo istituto, fondò altre case, si distinse per lo zelo sacerdotale, la sua umiltà e la grande generosità, fondò la Lega dei Sacerdoti adoratori e delle Dame adoratrice, fu membro e poi presidente della Società dei Missionari di San Francesco Saverio per le Missioni popolari.
“La sua esistenza - ha detto Suor Maria Longo, Superiora generale delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori - è trascorsa sotto il segno della carità e dello zelo apostolico. Orientato sin da giovane alla vita missionaria, Filippo scelse il sacerdozio in seguito ad una drammatica
coincidenza: l'incontro in chiesa di un bambino sordomuto, disperato e inconsolabile tra le braccia della madre. Don Smaldone intuisce che la sua missione doveva esplicitarsi nei confronti dei più deboli, dei sordi in particolare".
“Fonda scuole, istituti in Puglia, Campania, Lazio - prosegue la Superiora generale - con l'obiettivo di educare, formare, istruire e soprattutto evangelizzare. Seguendo quella che lui chiama la pedagogia dell'amore. Il primo istituto nasce a Lecce nel 1885, successivamente è la volta di Barie poi Salerno, solo nel 1902 don Filippo acquista l'ex Monastero delle Carmelitane scalze, una chiesa monumentale nel centro storico di Lecce, che diventa la sede della Casa Madre”. Oggi la sua Famiglia religiosa è composta da circa 400 religiose presenti in una quarantina di comunità oltre che in Italia anche in Brasile, Moldavia, Paraguay e Rwanda. (S.L.) (Agenzia Fides 12/10/2006, righe 32, parole 465)


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