ASIA/LIBANO - “Catena di preghiera” per la pace in Medio Oriente: dall’Australia, l’iniziativa di studenti cristiani, ebrei e musulmani si estende ai giovani di tutto il mondo

mercoledì, 26 luglio 2006

Sydney (Agenzia Fides) - Implorare da Dio il dono della pace e chiedere luce per illuminare le menti dei governanti e dei leader politici, perché mettano a tacere le armi e restituiscono spazio al dialogo alla riconciliazione: con queste finalità gli studenti cristiani in Australia hanno lanciato una grande catena d preghiera per la pace, coinvolgendo immediatamente le organizzazioni studentesche musulmane, ebree e di altre comunità religiose .
Tutti i giovani delle diverse religioni sono uniti dall’anelito di pace e dalla preghiera che riesce a far superare le differenze culturali, di nazionalità o credo religioso. Gli studenti si dicono “profondamente preoccupati per le vittime della violenza in Israele e Libano e per tutti coloro che stano soffrendo” e invocano l’armonia chiedendo a tutti i giovani del mondo un contributo per costruirla.
Sotto questo profilo l’Australia viene indicata come un paese che può dare il buon esempio, essendo formata da una popolazione che unisce comunità di origini, etnie, religioni, culture diverse che convivono pacificamente.
“La preghiera costituisce una espressione importantissima di speranza e di fede. Pregare insieme perché venga la pace in terre sconvolte dalla violenza è un bel segno di unità, di cooperazione e di armonia”.
I giovani australiani chiedono a tutti i giovani del mondo, cristiani, musulmani, ebrei e di altre comunità religiose, di unirsi alla “Catena di pace”, esprimendo l’auspicio che i leader politici e i responsabili della comunità internazionale possano raggiungere un accordo per la fine della violenza e l’assistenza umanitaria ai 700mia profughi libanesi. (PA) (Agenzia Fides 26/7/2006 righe 25 parole 255)


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