AFRICA/KENYA - “Gli Shabaab stanno portando la loro guerra in Kenya”: la preoccupazione del Vescovo di Garissa

martedì, 20 novembre 2012

Nairobi (Agenzia Fides) - “Garissa è completamente bloccata, mentre continuano gli scontri. Tutta la popolazione è chiusa in casa e non può uscire per comprare i beni necessari, nessuno può entrare o uscire dalla città” dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Paul Darmanin, Vescovo di Garissa, nell’est del Kenya, al confine con la Somalia. “Gli scontri - spiega il Vescovo - sono scoppiati ieri, quando un gruppo armato ha ucciso tre soldati che stavano percorrendo le vie della città”. Secondo la stampa keniana, i tre militari facevano parte del contingente dell’esercito keniano che opera in Somalia.
“L’esercito ha immediatamente circondato un’ampia zona della città alla ricerca dei colpevoli. Ne è nata una battaglia che dura ancora, nel corso della quale è stato incendiato il mercato cittadino e diversi negozi” prosegue Mons. Darmanin. “Gli Shabaab somali avevano promesso che avrebbero portato la guerra in Kenya, e sembra che stiano tentando di farlo” dice Mons. Darmanin. A Nairobi, nel quartiere abitato in maggioranza da somali, rimane alta la tensione per gli scontri scoppiati a seguito dell’attentato al bus dove hanno perso la vita almeno 9 persone, secondo l’ultimo bilancio (vedi Fides 19/11/2012). Mons. Darmanin sottolinea che a fare le spese di queste tensioni “sono i somali di cittadinanza keniana, che sono visti dagli altri keniani come sostenitori degli Shabaab”.
“La situazione è molto complicata e chiedo la preghiera di tutti” conclude Mons. Darmanin. (L.M.) (Agenzia Fides 20/11/2012)


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