ASIA/TIMOR EST - La lebbra non uccide, non è contagiosa e può essere curata

venerdì, 22 gennaio 2010

Dili (Agenzia Fides) – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), la lebbra, causata dal batterio mycobacterium leprae, è una malattia endemica nell’Asia nord occidentale e nei paesi più poveri. Nonostante si continuino a registrare casi in tutto il mondo, solo in Brasile e a Timor est è considerato un problema di sanità pubblica. Nonostante sia completamente curabile, dal 2004 sono stati riportati 1.300 casi, di cui 200 o 300 nuovi all’anno. Attualmente 138 persone sono in cura. “La lebbra non uccide nessuno” ha dichiarato Natalie Smith, responsabile del Leprosy Mission International di Timor est (TLMI). Se lasciata senza cure, la malattia danneggia i nervi di piedi, mani e palpebre, rendendo i malati più vulnerabili a tagli ed infezioni che lacerano i tessuti. Tuttavia grandi passi avanti sono stati fatti dal Ministero della Salute nel paese asiatico.
Secondo l’Oms, nel 2004 il tasso totale delle infezioni era di 4.7 per 10 mila persone, mentre nel 2009, il numero è sceso a 1.3 per 10 mila. Seguendo un programma di sensibilizzazione lanciato nel 2003, che ha coinvolto oltre 360 operatori esperti del ministero della salute, la lebbra è stata confinata in quattro paesi su 13 distretti: Bacau, Dili, Coval Lima e Oecusse, una zona isolata dell’Indonesia. Secondo gli esperti, la lebbra è abbastanza semplice da curare con una combinazione di farmaci antibatterici conosciuta come terapia multifarmacologica (MDT). Inoltre, se la cura viene avviata ai primi stadi la disabilità può essere prevenuta. Dopo un mese di cura, i pazienti non sono più contagiosi, e dopo pochi mesi i danni della malattia si fermano. Nella zona rurale di Timor est, dove vive il 75% degli 1.1 milioni di abitanti, diagnosticare la malattia ed assicurare la cura rimane una sfida. Inoltre, la disinformazione può essere un pericoloso ostacolo al trattamento e alla diagnosi tempestiva. Mentre, per quanti riescono ad essere curati, la vita ritorna normale. Nel 2008, sono stati riportati 249.007 nuovi casi in tutto il mondo, meno rispetto ai 620.638 del 2002. (AP) (22/1/2010 Agenzia Fides; Righe:26; Parole:341)


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