ASIA/IRAQ - Appello di Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei: “Il 3 e 4 aprile digiuno e preghiera di tutti i credenti per la pace in Iraq”

lunedì, 27 marzo 2006

Baghdad (Agenzia Fides) - Un appello rivolto a tutti cristiani del mondo perché il 3 e 4 aprile preghino e digiunino per la pace in Iraq è stato diffuso da S. Ecc. Mons. Emmanuel III Delly, Patriarca di Babilonia dei Caldei e Presidente del Consiglio dei Vescovi in Iraq. L’invito giunge alla vigilia della Pasqua, durante il periodo di Quaresima, mentre la nazione è attraversata da costanti episodi di violenza e terrorismo, e molti osservatori hanno espresso il timore che l’escalation di violenza continui.
“Noi figli dell'unica famiglia irachena - recita il testo -rivolgiamo un appello fraterno in nome di Dio Onnipotente, Re della carità e della pace che ci ha amati e che vuole che viviamo secondo la Sua Santa Volontà, affinchè ci amiamo gli uni gli altri”.
Il Patriarca scrive: “Invito tutti i miei fratelli, figli del caro Iraq, di tutte le religioni, confessioni ed etnie, ad elevare le preghiere a Lui, forte e maestoso, perchè abbia pietà dei figli di Mesopotamia e mandi su di loro infinite grazie e benedizioni. Ci siamo allontanati da Dio con le nostre opere e non compiamo la Sua volontà. Ci siamo allontanati dalla pietà e dalla virtù, dal perdono e dalla misericordia, perciò si è sparso il sangue di tanti fratelli e tanti bambini sono diventati orfani.
Per questo dobbiamo oggi tornare alla casa di Dio, a fare la volontà del Signore, pentiti. Per questo invitiamo al digiuno e alla preghiera lunedì 3 e martedì 4 aprile tutti gli iracheni, dentro e fuori dell'Iraq, e tutti i credenti e quelli di buona volontà in tutto il mondo: perchè il Signore Dio restituisca la pace, la tranquillità e la sicurezza all'Iraq, paese del diletto Abramo, e perchè regni l'amore, la fratellanza e la concordia fra tutti gli iracheni e in tutto il mondo, così che tutti vivano in pace, prosperità e nella fratellanza desiderata. Il buon Dio ascolti le nostre preghiere e risponda alle nostre suppliche”. (Agenzia Fides 27/3/2006 righe 26 parole 257)


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