Seoul (Agenzia Fides) – Il “Concilium Sinense”, celebrato a Shanghai tra maggio e giugno del 1924, rappresenta un evento di importanza cruciale nella storia della Chiesa in Asia”. Quell’evento ecclesiale, concretizzatosi anche all'impegno del Delegato apostolico Celso Costantini, “segnò una svolta fondamentale nella storia della Chiesa cattolica in Cina”, ebbe “importanti conseguenze anche per la Chiesa coreana”. E oggi "la Santa Sede promuove e persegue attivamente la via di dialogo iniziata dall'Arcivescovo Costantini". Sono questi alcuni dei passaggi chiave del discorso che il Cardinale coreano Lazzaro You Heung-sik (유흥식 라자로), Prefetto del Dicastero per il Clero, ha rivolto da Roma in collegamento video ai partecipanti al Simposio intitolato “Concilio di Shanghai, impatto positivo sull’inculturazione della Chiesa dell’Asia Orientale”, svoltosi sabato 15 novembre presso il Centro Spirituale dell’arcidiocesi di Seoul.
Nel suo intervento, il Cardinale Lazzaro You ha ricordato con gratitudine anche la sua partecipazione al Convegno romano svoltosi il 21 maggio 2024 nell’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana in occasione dei cento anni dalla celebrazione del Concilium Sinense. In quella occasione – ha ricordato il Cardinale coreano - “ho anche avuto l'onore di stringere una nuova amicizia con il vescovo della diocesi di Shanghai”, Giuseppe Shen Bin, presente cole relatore al Convegno di Roma organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana in collaborazione con l’Agenzia Fides, e la Commissione Pastorale per la Cina.
Secondo il Cardinale You, cogliendo l’opportunità del Prima Concilium Sinense, “la Chiesa europea compì il suo primo coraggioso passo verso il trasferimento della giurisdizione ecclesiastica al clero locale. Dopo oltre sessant'anni di tentativi, la Santa Sede convocò finalmente la conferenza dei vescovi cattolici in Cina nel 1922, attraverso il suo Delegato apostolico, l’Arcivescovo Celso Costantini”.
Inoltre, l’esponente della Chiesa asiatica nella Curia Romana si è detto “fermamente convinto” che il simposio di Seoul “costituirà per noi una preziosa opportunità per riflettere profondamente sulle fondamenta storiche della Chiesa cattolica in Corea, e per prepararci al futuro”, visto che il principio di “inculturazione” sottolineato durante Concilio di Shanghai “ha avuto anche un profondo impatto sulla Chiesa coreana”. In modo particolare la partecipazione al Concilium Sinense del Vescovo e servo di Dio Bonifatius (Josef) Sauer (1877 – 1950), missionario benedettino tedesco, Vicario Apostolico del Vicariato Apostolico di Wonsan, dimostrò pienamente la portata dell’impatto sull'Asia e sulla Chiesa coreana del Concilium Sinense.
Il principio dell’inculturazione seguito e promosso al Concilio di Shanghai – ha aggiunto il Prefetto del dicastero per il clero – ha portato anche la Chiesa cattolica in Corea a affrancarsi dai modelli “eurocentrici” di organizzazione ecclesiale, mettendo in risalto la importanza delle formazione del clero autoctono. Un cambio di prospettiv che ha aiutato la Chiesa di Corea a radicarsi e crescere nel terreno della sua cultura nazionale.
Nel suo intervento, il Cardinale Lazzaro si è rammaricato di non aver potuto predndere parte di persona al Simposio presso “il Centro Spirituale della Cattedrale di Myeongdong a Seul, cuore della Chiesa cattolica in Corea”, e ha augurato che l’evento accademico “offra l'occasione per riesaminare il significato e l'impatto del Concilium Sinense di Shanghai e costituisca una pietra miliare nel cammino per riaffermare la Chiesa cattolica in Corea come centro di evangelizzazione in Asia”. “Contempliamo” ha aggiunto il Cardinale coreano “quei nostri valorosi martiri che hanno vissuto la loro fede fino alla morte. Che noi, loro discendenti, possiamo forgiare un futuro pieno di rinnovata speranza in questi tempi tumultuosi che stiamo vivendo”.
Secondo quanto riportato dal sito cattolico coreano catholictimes.org, il il simposio sul “Concilio di Shanghai” è stato organizzato congiuntamente dall’Istituto di Studi Storici della Chiesa di Corea (diretto dal sacerdote Francesco Jo Han-geon), dall’Associazione di Studi sulla Chiesa Cattolica in Asia (presieduta da professor Shin Ui-sik Melchior), dall’Istituto di Teologia dell'Università Sogang (diretto da padre Raffaele Lee Jin-hyun). Hanno preso parte al Simposio studiosi e accademici coreani e cinesi. Il professore Paolo Choi Byeong-wook dell'Università di Kangwon, ha svolto un intervento sul Concilium sinense e il ruolo storico di Costantini”, mentre il dottor Daegun Andrea Lee Min-seok dell'Istituto di Studi Storici della Chiesa Coreana ha svolto una relazione intitolata “Il Concilio di Shanghai del 1924 e l'inculturazione della Chiesa coreana: la promulgazione della Maximum Illud del 1919 e la formazione dei sacerdoti locali nella diocesi di Pyongyang.
Gli ospiti accademici venuti dalla Cina sono stati padre Leopold Leeb della Renmin University of China ( che ha parlato del contesto storico e del significato del Concilium Sinense), e il professor Liu Zhiqing dell'Università Normale di Anyang, che che svolto una relazione intitolata “Considerazioni generali sull'impatto del Concilio di Shanghai del 1924 sull’inculturazione del cattolicesimo cinese”.
(NZ) (Agenzia Fides 20/11/2025)