ASIA/COREA DEL SUD - "Nihil obstat" alla beatificazione di padre Leo Bang Yu-ryong, iniziatore della vita monastica coreana

venerdì, 26 settembre 2025

Società dei Beati Martiri Coreani

Seoul (Agenzia Fides) - La comunità cattolica di Seoul ha reso noto di aver ricevuto dalla Santa Sede il "Nihil obstat" (nessun ostacolo) al processo di beatificazione di padre Leo Bang Yu-ryong  (1900-1986),  unanimemente considerato oggi un "antenato della fede", iniziatore della vita monastica coreana, radicata nello spirito dei martiri coreani. Mons Job Koo Yoo-bi,  vescovo ausiliare  di Seul e presidente della Commissione diocesana per la beatificazione e la canonizzazione, ha annunciato con gioia che l'arcidiocesi  di Seoul si prepara ad avviare la fase diocesana del processo, raccogliendo dati e testimonianze che dimostrino l'eroicità delle virtù e la  fama di santità  padre Bang Yu-ryong   che sarà così dichiarato "Servo di Dio".
Padre Bang Yu-ryong  nacque il 6 marzo 1900 in una famiglia cattolica nella Corea ancora indivisa. Crebbe riconoscendo e sopportando la persecuzione dei cristiani in Corea, prima durante il dominio della dinastia Joseon e poi durante l'imperialismo giapponese. Nel 1917 entrò in seminario con l'intenzione di diventare sacerdote. In quegli anni, nel Seminario minore di Yongsan, la lettura di libri di devozione e le visite ai monasteri generarono in lui l'attrazione personale e l'idea della necessità della vita monastica per la Chiesa locale.
Fu ordinato sacerdote nel 1930 e iniziò il suo servizio come vicario parrocchiale nella parrocchia di Chuncheon, nella provincia di Gangwon, poi nella parrocchia di Jangyeon, nella provincia di Hwanghae, e nel 1933 fu nominato parroco nella medesima provincia.  Eliminò l'antica usanza di separare i ragazzi e le ragazze dalla chiesa a partire dai sette anni, acquistò e installò il primo organo e istituì un coro giovanile, rivitalizzando le attività e la pastorale giovanile. Inoltre, mentre era parroco, padre Bang dimostrò un amore speciale per gli aspiranti monaci, guidandoli spiritualmente con affetto e sapienza.
Nel suo cuore desiderava diventare religioso per avvicinarsi ancor di più all'amore di Dio, ma a quel tempo in Corea c'erano solo ordini religiosi stranieri. Si rese conto che c'era bisogno di un ordine religioso che si adattasse alla mentalità e allo spirito coreano, vale a dire una "congregazione religiosa fondata da un coreano": credeva infatti che i mezzi più efficace per diffondere la fede cattolica  in Corea fossero la lingua e il modo di pensare coreani.  Animato a questo spirito, il 21 aprile 1946 fondò la prima congregazione religiosa femminile coreana, presso la chiesa cattolica di Kaesong (oggi in Corea del Nord).  Quel giorno, il 21 aprile 1946 cadeva la prima domenica di Pasqua dopo la liberazione della Corea, avvenuta il 15 agosto 1945, e il centenario del martirio di p. Andrew, Kim Dae-Geon. Le cofondatrici, Suor Yun Byeong-Hyeon e Suor Hong Eun-Sun, iniziarono insieme la storia della congregazione indossando il più umile abito coreano, un Jeogori bianco e una gonna nera.
Il sacerdote comprese che il cuore della vita religiosa coreana è  perpetuare lo spirito dei martiri coreani, "antenati nella fede", così chiamò la Congregazione "Suore dei Beati Martiri Coreani", con il carisma  di" diffondere il Vangelo di Cristo in uno spirito di amore fraterno e di martirio per la gloria di Dio e la santificazione di ogni membro della Congregazione", e nominò i martiri coreani santi patroni della congregazione.
Le Suore  fondarono ben presto una scuola elementare e un 'Accademia femminile e, l'8 marzo 1950, si trasferirono nella loro attuale sede a Seul. La guerra di Corea scoppiò il 25 giugno del 1950 e, il 1° dicembre dello stesso anno, padre Bang Yu-ryong fu nominato parroco della parrocchia di Jegi-dong, nella diocesi di Seul. Il 12 dicembre 1951, mentre la guerra era ancora in corso, ricevette l'approvazione ufficiale dalla Santa Sede per l'istituzione della Società dei Beati Martiri Coreani. Il 30 ottobre 1953 fondò  la "Congregazione maschile dei Beati Martiri Coreani", il primo ordine religioso maschile autoctono, realizzando così l'intento originario di istituire un ordine religioso maschile e uno femminile dedicato alla spiritualità dei martiri coreani. Nel marzo 1957 fondò il "Terz'Ordine delle Suore dei Beati Martiri Coreani", un ordine secolare, che condivideva lo stesso carisma nella vita laicale;  e nell'ottobre 1962 permise a suore Yun Byeong-hyeon e suor Hong Eun-sun di fondare la "Società delle sorelle della Palma dei martiri coreani", una comunità femminile  per donne sposate e vedove, che si aggiunse come quarto ramo, tuttora esistente, della  grande famiglia della Società dei Beati Martiri Coreani.
Il 6 maggio 1957, Padre Bang Yu-ryong emise egli stesso i voti perpetui nella Società dei Beati Martiri Coreani, da lui fondata, coronando il suo sogno spirituale e di essere un consacrato, e cambiò la sua affiliazione da sacerdote della diocesi di Seul a sacerdote religioso. In seguito, dedicò tutta la sua esistenza alla vita ascetica, dedicandosi a essere guida spirituale dei consacrati e dei laici, uomini e donne, nella Società dei Beati Martiri Coreani.  La spiritualità della Società dei Martiri Coreani, in tutti i suoi rami, diceva consiste nel dedicare la vita a Cristo attraverso la meditazione, il silenzio e la trascendenza anche nelle attività quotidiane,  donandosi senza riserve al prossimo. La sua morte è avvenuta il 24 gennaio 1986.
Oltre al processo per Padre Bang Yu-ryong, l'arcidiocesi di Seul sta attualmente seguendo le cause di beatificazione di altre due importanti figure cattoliche: il vescovo Barthelemy Bruguière (1792-1835) della Società per le Missioni Estere di Parigi, primo vicario apostolico della Corea; il cardinale Stephen Kim Sou-hwan (1922-2009), Arcivescovo di  Seul  dal 1968 al 1998 e primo cardinale nativo coreano.
(PA) (Agenzia Fides 26/9/2025)


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