AFRICA/TOGO - Gli accademici universitari chiedono di fermare il processo di adozione della nuova Costituzione

giovedì, 11 aprile 2024

Lomè (Agenzia Fides) – Non ci saranno più elezioni presidenziali in Togo dove la famiglia Gnassingbé è al potere da oltre 50 anni. La situazione sta sfuggendo di mano dopo che tra il 25 e il 26 marzo i deputati togolesi hanno adottato una nuova Costituzione che prevede l’elezione del presidente della repubblica da parte del parlamento e non più degli elettori.

Attraverso una lettera aperta indirizzata al Presidente della Repubblica togolese Faure Essozimna Gnassingbé, gli studenti universitari del paese africano hanno chiesto di fermare il processo di adozione di una nuova Costituzione affinché il dibattito sulla modifica sia portato avanti dai nuovi deputati eletti in condizioni di equità e trasparenza e soprattutto dai cittadini che saranno chiamati a decidere tramite referendum.

« Conformemente all'articolo 59 della Costituzione togolese, qualsiasi modifica che metta in discussione il metodo di elezione del Presidente della Repubblica o il suo mandato comporta l'organizzazione di un referendum – si legge nella nota pervenuta all’Agenzia Fides. Questo è il motivo per cui noi accademici togolesi, consapevoli della nostra missione di formatori senza pregiudizi, disapproviamo totalmente il processo. L’elaborazione di una nuova Costituzione, testo fondamentale per governare il nostro Paese, non può avvenire in un clima di tensione e di forte contestazione. Richiede un minimo di consenso. »

Nella lettera si denuncia il fatto che l'Assemblea Nazionale non può in nessun caso adottare una nuova Costituzione, né durante il suo mandato ordinario né durante la sua proroga. « La Costituzione rappresenta il controllo sociale su tutta la società. Nei regimi democratici contemporanei, l'adozione di una nuova Costituzione è, in linea di principio, un potere che spetta al Popolo che lo esercita mediante referendum. »

In base alla nuova Costituzione, il presidente della Repubblica verrà eletto «senza dibattito» dal parlamento, e non più dagli elettori. Potrà inoltre rimanere in carica per un solo mandato di sei anni: finora la carica di presidente durava cinque anni ed era possibile candidarsi per un secondo mandato.

Le elezioni legislative e regionali, inizialmente previste per il 20 aprile, si terranno il 29 aprile 2024, precedute da una campagna elettorale che inizierà proprio al termine dell’ultimo giorno delle proteste attualmente in corso, alla mezzanotte del 13 aprile,

(AP) (Agenzia Fides 11/4/2024)


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