AFRICA/GHANA - La Chiesa in prima linea nell’assistenza di migranti e richiedenti asilo

giovedì, 22 febbraio 2024 migranti   rifugiati   chiese locali  

Accra (Agenzia Fides) – Oltre al dramma di Ucraina e Gaza vi sono tante altre situazioni di sfollamento e di persone in cerca di rifugio che meritano l’attenzione delle istituzioni internazionali. È il caso dei rifugiati provenienti dai Paesi confinanti accolti in Ghana, in particolare nell’Upper East Region.
Qui si è recato in visita il Nunzio Apostolico in Ghana, Mons. Henryk Mieczyslaw Jagodzinski, più precisamente alla diocesi di Navrongo-Bolgatanga.
Il Nunzio ha ribadito l'impegno della Chiesa cattolica per la protezione e l'assistenza delle persone vulnerabili indipendentemente dalla loro origine e credo religioso, ed ha affermato che queste, compresi gli sfollati, i poveri e le persone considerate "indesiderate", sono care a Papa Francesco, che nella sua predicazione, nei suoi insegnamenti e nei suoi programmi ha costantemente sostenuto e chiesto conforto e sostegno per queste persone.
“Naturalmente, la nostra missione come Chiesa cattolica è spirituale, il nostro obiettivo è la salvezza dell'anima” ha detto Mons. Jagodzinski. “Ma come scrive San Giacomo nella sua lettera, la fede senza le opere è morta e non solo dobbiamo proclamare l'amore al prossimo, ma anche fare qualcosa per gli altri”.
È previsto che oggi 22 febbraio il Nunzio Apostolico visiti i Centri di accoglienza e reinsediamento dei richiedenti asilo a Tarikom, nel distretto di Bawku occidentale, per avere informazioni di prima mano sulla situazione, dei rifugiati provenienti soprattutto dal Burkina Faso, da dove sono fuggiti a causa degli attacchi dei jihadisti.
Stephen Yakubu, Ministro regionale dell'Upper East e presidente del Consiglio di sicurezza regionale, ha affermato che più di 1.160 richiedenti asilo sono stati trasferiti nei centri di accoglienza e di reinsediamento e ha elogiato la Chiesa cattolica, in particolare la diocesi di Navrongo-Bolgatanga, per aver contribuito a gestire la situazione.
La Chiesa cattolica in Ghana assiste sia migranti interni sia rifugiati provenienti dai Paesi vicini. Nel primo caso si tratta, prevalentemente giovani donne migranti vulnerabili (soprattutto minorenni) che migrano dalle aree rurali a quelle urbane, generalmente da nord a sud. Per assistere queste persone è mobilitata una rete che comprende diverse congregazioni e organizzazioni; i Salesiani (SDB), le Suore Missionarie Serve dello Spirito Santo (SSpS) e le Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli.
Nel secondo caso, oltre alle persone richiedenti asilo in Ghana in fuga dalle minacce jihadiste negli Stati vicini, la Chiesa assiste pure diversi migrati che attraversano il deserto alla ricerca di destinazioni internazionali oltre il Ghana, ed è impegnata soprattutto con “Giustizia e Pace” contro la tratta di esseri umani. (L.M.) (Agenzia Fides 22/2/2024)


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