ASIA/BANGLADESH - Tagli all’assistenza e violenza del ciclone: crisi umanitaria per i rifugiati Rohingya

lunedì, 5 giugno 2023 disastri naturali   assistenza umanitaria   rifugiati  

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Cox's Bazar (Agenzia Fides) - E' in corso una grave crisi umanitaria per circa un milione di rifugiati Rohingya fuggiti dal Myanmar e accampati nei capi profughi della località di Cox's Bazar, poco al di à del confine, in Bangladesh. A partire dal 1° giugno il Programma Alimentare Mondiale (WFP) dell'Onu, per carenza di fondi, ha dovuto ulteriormente ridurre l'assistenza alimentare. La riduzione delle razioni di cibo comporta un calo significativo dell'assunzione di cibo dei rifugiati ma anche nell'approvvigionamento del settore idrico, sanitario e igienico. Come segnala la “Ngo platform of Cox’s Bazar”, una piattaforma di 148 Ong, 59 internazionali e altre locali, molte delle quali impegnate in loco, tra le quali Caritas Bangladesh, i tagli avranno gravi ripercussioni sui rifugiati: hanno conseguenze come malnutrizione, incidenza di malattie, scarso accesso a beni di prima necessità, problemi di salute mentale, fame e arresto della crescita nei bambini, aumento della violenza di genere. Potranno anche provocare ulteriori tensioni sociali o conflitti tra le comunità poiché le risorse da distribuire sono limitate. E portano potenzialmente ad attività criminali, come furti e rapine, aumento della violenza domestica, violenza di genere e abbandono nei confronti delle persone con disabilità e anziani nella comunità .
In molti dei rifugiati vi è ora l'intenzione di migrare verso altri paesi, come la Malesia e la Thailandia, attraverso il Golfo del Bengala, se non sono in grado di sostentarsi all'interno dei campi. Ciò solleva preoccupazioni per quanto riguarda i rischi della tratta di esseri umani e del contrabbando: i rifugiati possono anche essere tentati di unirsi a gruppi armati, che forniscono un pagamento mensile ai militanti.
Il forum delle Ong presenti in Bangladesh lancia una appello agli attori internazionali, perchè sia rafforzati il finanziamento e l’advocacy nel sostenere il governo del Bangladesh, nel promuovere assistenza umanitaria, istruzione, includendo le piccole imprese locali, per la catena di approvvigionamento. Urgono anche interventi mirati, con programmi di alimentazione supplementare. Le Ong invitano, inoltre, a proseguire il dialogo con i membri della Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN) al fine di ampliare il sostegno e cercare soluzioni a lungo termine all'attuale crisi dei Rohingya.
Un secondo fenomeno aggrava la situazione: i rifugiati Rohingya e le comunità a Cox's Bazar stanno affrontando anche il devastante impatto del ciclone Mocha. Il ciclone ha colpito gravemente tutti e 33 i campi profughi di Cox's Bazar e i villaggi circostanti, lasciando migliaia di persone in disperato stato di necessità. L’appello diffuso dalle organizzazioni internazionali presenta risorse necessarie pari a 36,5 milioni di dollari, per ricostituire le scorte di emergenza, prepararsi in vista della stagione dei monsoni e utilizzare materiali resistenti alle intemperie e al fuoco per i rifugi, strutture fondamentali per salvare vite umane.
Il ciclone Mocha ha colpito il confine tra Bangladesh e Myanmar alla metà di maggio, con forti piogge e forti venti. Centinaia di migliaia di Rohingya sono stati colpiti dal ciclone. I rifugi costruiti con bambù e tela cerata sono stati danneggiati e distrutti. Molti hanno perso l'accesso all'acqua potabile e ad altre strutture igienico-sanitarie.
(PA) (Agenzia Fides 5/6/2023)


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