Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “La sofferenza di per sé non è martirio, la sofferenza diventa martirio quando c’è’ la testimonianza”. Lo ha sottolineato il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, durante la celebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro svoltasi stamane subito dopo l’udienza con il Papa dei partecipanti all’Assemblea generale delle Pontificie Opere Missionarie (Pom) in corso questi giorni (vedi Fides 30/5/2023). Il Cardinale, rivolgendosi ai direttori delle Pom, li ha esortati a “nutrirsi” della riflessione delle parole ascoltata poco prima dal Pontefice per la propria missione, e ha proseguito l’omelia soffermandosi sulla natura propria del martirio, partendo dalla memoria liturgica odierna dei martiri dell’Uganda.
“Oggi celebriamo la memoria di San Carlo Lwanga e i suoi 21 compagni, convertiti al cristianesimo; costoro hanno scelto di seguire Gesù, soprattutto Gesù e solo Gesù. Il prezzo di questa fede è stato il martirio. “Martyría” significa proprio dare testimonianza", ha evidenziato il Cardinale. I nostri martiri erano pronti a morire per la testimonianza. La morte è l’atto finale ed è l’atto migliore per dare testimonianza; ma noi siamo chiamati a dare testimonianza a Gesù ogni giorno della nostra vita. Sappiamo bene che per dare testimonianza a Gesù dobbiamo morire a noi stessi. Nel dare testimonianza, la morte è necessaria”.
Il Cardinale Tagle ha sottolineato che la sola parola morte incute pensieri di paura e timore, ma ci viene in soccorso la prima Lettera di San Giovanni, dove viene bene evidenziato che dove è l’amore non esiste il timore.
“Possiamo dire che il martirio è’ la disponibilità a soffrire ed anche a morire per il mio amato, Gesù Cristo. Non è la morte per qualcosa, è piuttosto un amore ma per qualcuno che ci ha amato fino alla sua morte” ha affermato il Cardinale Tagle, che ha concluso: ”Preghiamo perché la nostra missione, come ci ha ricordato il Santo Padre, non sia un’attività solo burocratica o finanziaria ma una testimonianza radicata nell’amore di Gesù Cristo che ci da la forza di amare e di morire milioni di volte ogni giorno per il nostro amato”. (EG) (Agenzia Fides 3/06/2023)