ASIA/TURCHIA - 108 anni dal Genocidio Armeno. Commemorazioni impedite a Istanbul

lunedì, 24 aprile 2023

(Archivio AGBU)

Sopravvissuti al Genocidio armeno giunti a Gerusalemme, aprile 1918

Istanbul Agenzia Fides) - Il 24 aprile 1915 più di 200 tra intellettuali, parlamentari, scrittori e giornalisti armeni furono prelevati dalle proprie case e deportati in un viaggio di morte” verso le località turche di Çankırı e Ayaş. In ricordo di quel tragico evento, il 24 aprile è diventato il giorno in cui in tutto il mondo le comunità armene commemorano il “Grande Male” (Medz Yeghem), espressione da loro utilizzata per indicare le stragi sistematiche di armeni perpetrate tra il 1915 e il 1916 nella Penisola anatolica. Anche quest’anno sono in programma manifestazioni e incontri commemorativi in Armenia e in molte città del mondo- Anche in Turchia la “Piattaforma per la commemorazione del 24 aprile” aveva sottoposto al Governatorato di Istanbul la richiesta di autorizzare un evento commemorativo a Kadıköy, presso il Teatro dell’Opera. Ma la richiesta non è stata accolta dalle autorità locali.
In anni recenti, e fino al 2019, le autorità turche avevano autorizzato cerimonie e eventi commemorativi ospitati anche in luoghi centrali di Istanbul compresa piazza Taksim. Negli ultimi due anni, con le misura di sicurezza disposte per frenare il contagio pandemico dal Covid-19, le commemorazioni degli armeni vittime del Medz Yeghem si erano svolte online. Oggi la richiesta di autorizzazione viene respinta in una situazione dove non vigono più misure emergenziali volte a limitare assembramenti per frenare contagi pandemici, mentre la Turchia si prepara a elezioni politiche dall’esito giudicato incerto da molti analisti. “Non vi è alcuna giustificazione ragionevole per vietare la nostra commemorazione quest'anno, come è avvenuto l'anno scorso” ha sottolineato un comunicato diffuso dalla “Piattaforma, in cui viene sottolineata con rammarico la passività istituzionale con cui vengono tollerate manifestazioni e discorsi pubblici di marca razzista e xenofoba.
Anche Agos, testata bilingue turco-armena pubblicata a Istanbul, in un editoriale rende omaggio alla memoria delle “Centinaia di migliaia di armeni” che 108 anni fa “sono stati strappati da queste terre”, rimarcando che la rimozione della memoria di quella tragedia genocidaria continua a tenere in ostaggio la coscienza nazionale, e la nuova ondata di nazionalismo sembra cancellare i segnali di apertura e disponibilità al confronto sui fatti del 1915 che negli anni scorsi erano sembrati arrivare anche da formazioni politiche influenti e dalle massime autorità turche. “Rendo omaggio agli armeni ottomani che hanno perso la vita nelle difficili circostanze della Prima Guerra mondiale, e porgo le mie condoglianze ai loro discendenti” aveva scritto due anni fa il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan (vedi Fides 27/4/2021) nel messaggio rivolto a Sahak II Maşalyan, Patriarca armeno di Costantinopoli, in occasione del 24 aprile. (GV) (Agenzia Fides 24/4/2023)


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