AFRICA/TOGO - Piccolo ospedale di periferia di un istituto religioso autoctono al servizio della popolazione

mercoledì, 15 febbraio 2023

SMA

Lomè (Agenzia Fides) – Il ‘Centro medicosociale mons. Joseph Strebler’, è un piccolo ospedale da campo appartenente alle suore di Nostra Signora della Chiesa (NDE), istituto religioso autoctono fondato il 15 agosto 1952 a Noépé, Togo, dall’allora Vicario Apostolico di Lomé Joseph Strebler (SMA).
“Siamo nelle grandi periferie verso il Benin, nel quartiere d’Adamavo Baguida, dove c’è una parrocchia affidata ai padri della Società per le Missioni Africane – scrive p. Silvano Galli, missionario a Lomè. L’ospedale si trova a pochi isolati dalla Chiesa e offre un ventaglio di servizi di base. Oltre ai controlli di routine – spiega – il centro offre assistenza agli ammalati che vivono con Hiv, tutti i servizi infermieristici e di microchirurgia. All’interno ci sono anche un laboratorio dove poter effettuare ogni tipo di analisi, una unità batteriologica, un Centro di riabilitazione e una farmacia.”
Questo piccolo ospedale di campagna, come viene definito, è un servizio fondamentale. Nel Paese le strutture sanitarie pubbliche, carenti di mezzi, non funzionano o funzionano male. Manca personale qualificato e professionalità. Ecco allora il fiorire di cliniche private che però sono costose e di cui la maggior parte della gente non può usufruire. Ricorrono allora alle strutture religiose dove è ben accolta e con costi contenuti. “Quando arrivi paghi 1000 franchi (un euro e cinquanta) e inizia la trafila: misurazione della pressione, del peso, temperatura e poi la visita” – racconta p. Galli.
Dati recenti forniti dall’Ospedale, dove sono impegnate 43 persone, riportano che ogni mese nel Centro Strebler vengono curati 358 bambini di meno di cinque anni e 592 oltre i cinque anni. Le patologie più ricorrenti sono malaria, anemie, gastroenterite, parassitosi digestive, dermatosi, reumatismi articolari, piaghe traumatiche, infezioni neonatali. Ogni mese vengono anche effettuate 150 visite prenatali. I parti sono 40/45 al mese. “E’ sorprendente l’andirivieni di donne incinte e di mamme con i bambini che si recano poi regolarmente per i vaccini e per i vari richiami. Anche noi missionari utilizziamo i servizi del centro medico, ultimamente ci sono stato anche io e ho potuto vedere le varie attività e servizi offerti”, conclude p. Galli.
(SG) (Agenzia Fides 15/2/2023)

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