AMERICA/CANADA - Padre Ouellet: "Impariamo dal Papa come continuare la nostra missione di verità, perdono e riconciliazione"

mercoledì, 27 luglio 2022 papa francesco   perdono   riconciliazione   pace  

Montréal (Agenzia Fides) - "Camminare insieme": questo il filo-conduttore, ma anche l’approccio proposto ai canadesi in occasione del 37esimo viaggio apostolico di Papa Francesco, che si sta svolgendo in questi giorni in Canada (vedi Fides 26/7/2022). “L'invito ci arriva sia dalla numerosa comunità di indigeni (1.670.000) sia dalla Conferenza episcopale cattolica e dal Primo Ministro del Paese" , commenta all’Agenzia Fides padre Yoland Ouellet, O.M.I., Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Canada. "In seguito agli incontri avuti in Vaticano con il Santo Padre, nei quali ha espresso il suo dolore, la sua vergogna per ciò che alcuni cattolici hanno fatto in passato, per la mancanza di rispetto nei confronti della cultura e della spiritualità autoctone - spiega p. Ouellet - il Papa ha chiesto perdono. I Vescovi di tutto il Canada lo avevano fatto nel 2021, dopo gli incontri nel percorso di verità e riconciliazione iniziato nel 2015. Il Santo Padre sta quindi proseguendo un importante cammino di verità, perdono e guarigione in questa visita pastorale da est a ovest del Paese”.
Prosegue il Direttore nazionale POM: “Abbiamo una responsabilità collettiva di fronte a un intero sistema che, a mio avviso, ha causato vittime da entrambe le parti. Mi piace la richiesta di perdono piuttosto che lo svolgimento di un processo che cerchi solo il colpevole da condannare, senza pietà . L'approccio cristiano accoglie la gioiosa notizia dell'amore sempre possibile e della fraternità. Comprendere l'essere umano di oggi ci porta a discernere in lui il fermento del bene e del male e a rivolgere uno sguardo preoccupato ma anche speranzoso (Giovanni Paolo II, "Riconciliazione e Penitenza", n. 1). Le divisioni, le disuguaglianze crescenti nel nostro mondo mostrano mali di ogni genere da denunciare e tra questi, le discriminazioni per motivi socio-religiosi e le trappole contro la libertà degli individui o dei gruppi, senza dimenticare la libertà di avere la propria fede, di professarla e praticarla (Giovanni Paolo II, "Riconciliazione e Penitenza" n.2)”.
Conclude il missionario OMI: “Camminare insieme, con lo stesso Papa nelle nostre case, ci permette di desiderare la riconciliazione gli uni con gli altri attraverso un serio sforzo di riflessione e di azione che ci porterà, nel tempo, alla pace e alla guarigione . Camminare insieme è poi riconciliarsi con la Missione che vogliamo perseguire insieme, la Missione di annunciare il Vangelo per creare una nuova umanità, per costruire questa civiltà dell'amore, come ha detto San Giovanni Paolo II che venne da noi nel 1984.”
(EG) (Agenzia Fides 27/7/2022)


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