AMERICA/STATI UNITI - “Stiamo ricevendo molti aiuti e preghiere per le vittime dell’uragano. I cattolici e i membri di altre confessioni religiose stanno rispondendo con molta generosità” dice Mons. Kozar, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie

lunedì, 5 settembre 2005

New York (Agenzia Fides) - “Siamo molto grati per le preghiere e le offerte che stiamo ricevendo nei nostri uffici ed in altri uffici della Chiesa in tutto il paese” afferma Mons. John E. Kozar, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie degli Stati Uniti. “I cattolici e i membri delle altre confessioni religiose stanno rispondendo con generosità per aiutare quanti si trovano in circostanze cosi tragiche. Tutti ci siamo visti colpiti in qualche modo con questa devastazione. I nostri ‘fratelli’ dell'Arcidiocesi di New Orleáns e della Diocesi di Biloxi, si sono visti obbligati ad abbandonare uffici, chiese, case, rettorie e conventi” continua Mons. Kozar, sottolineando che la maggioranza delle diocesi colpite sono proprio quelle che hanno meno mezzi per affrontare questa avversità. “I cattolici degli Stati Uniti hanno sempre offerto spontaneamente e generosamente aiuti. Sentiamo profondamente il senso della perdita di tutto e della tristezza che stanno sperimentando le persone in Luisiana, Mississipi ed Alabama. La maggior parte dei cattolici comprende perfettamente il significato delle parole del Signore quando disse: 'Ogni cosa che fate ad uno di questi piccoli la fate a me’ ed agiscono in conseguenza”.
L'Arcivescovo di New Orleáns, Alfred Hughes, si è unito alle migliaia di persone senzatetto e si è dedicato ad assistere le vittime dell'uragano, chiedendo preghiere alla nazione, racconta mons. Kozar. L'Arcivescovo Hughes ed il Vescovo Robert W. Muench, di Baton Rouge, sono andati a pregare con le persone che si trovavano nei rifugi di fortuna. Il Vescovo Thomas Rodi di Biloxi (Mississipi) é riuscito a prendere contatto con la Conferenza Episcopale grazie al suo cellulare: ha detto che il 20 per cento delle chiese della sua diocesi ed un terzo delle scuole sono distrutte.
Mons. William Skylstad, Vescovo di Spokane e Presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB), ha affermato che questo disastro “colpisce tutti i Vescovi degli Stati Uniti per il gran numero di personale ecclesiastico che é rimasto isolato, sta lavorando in mezzo a grandi disagi, e forse non è neanche cosciente che tutto il paese sta pregando per loro. Non sappiamo neanche se tutti stiano bene”. L'USCCB ha indetto una colletta nazionale in tutte le diocesi del paese e ha chiesto preghiere per le vittime dell'uragano Katrina.
Anche i Cavalieri di Colombo hanno preparato un programma di assistenza per le vittime dell'uragano in Luisiana, Mississipi, Alabama e Florida. Mons. John Kozar sta mantenendo sempre informati della situazione il personale della Direzionale nazionale POM, benefattori ed amici, al fine di poter aiutare nel miglior modo possibile tanti fratelli e sorelle, principalmente per mezzo della preghiera. “Tutti i giorni l'ufficio nazionale delle POM degli USA offre la Messa per la popolazione delle zone colpite. L'ufficio nazionale, cosi come i nostri Direttori diocesani, incoraggiano i fedeli a dare il loro aiuto in questo disastro: ricordiamo loro che ci saranno collette speciali nelle singole parrocchie, come ha raccomandato la Conferenza Episcopale, e chiediamo che preghino Dio per le vittime e i loro familiari”. (RG) (Agenzia Fides 5/9/2005, righe 34, parole 497)


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