AMERICA/NICARAGUA - Il Cardinale Brenes: “tanti nostri fratelli non avranno più le attenzioni che ricevevano dalle Suore”

martedì, 5 luglio 2022

Managua (Agenzia Fides) - "Dinanzi alla decisione dell’Assemblea Nazionale di annullare la personalità giuridica alla fondazione delle Suore Missionarie della Carità di Santa Teresa di Calcutta, che offrivano assistenza ai più poveri della nostra società nicaraguense, lamentiamo profondamente il dolore di tanti nostri fratelli che non avranno più le attenzioni che ricevevano dalle Suore”: Così scrive il Cardinale Leopoldo Brenes, Arcivescovo di Managua, in una nota pubblicata il 4 luglio, pervenuta a Fides. Il breve testo si conclude con queste parole: “Allo stesso tempo esprimiamo loro la nostra gratitudine per il loro inestimabile servizio alle nostre Chiese locali. Stimate Sorelle, potete contare sulla nostra vicinanza, solidarietà e sulle nostre umili preghiere. “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8).”
Nei giorni scorsi il governo del Nicaragua ha infatti disposto con un decreto, l’annullamento della personalità giuridica di 101 Ong, tra cui l’associazione Missionarie della Carità. Il parlamento ha ratificato la decisione e le suore di Madre Teresa di Calcutta devono lasciare il Paese. Secondo il ministero dell’interno, le religiose non hanno adempiuto ad alcuni obblighi di legge e violato la normativa vigente circa il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e delle armi di distruzione di massa. Inoltre l’associazione delle Missionarie della Carità non è accreditata dal ministero della Famiglia e dal ministero dell’Istruzione per la gestione delle sue attività. Le Missionarie della Carità in Nicaragua erano impegnate in diverse strutture per bambini, giovani e anziani bisognosi.
Il regime di Daniel Ortega ha adottato da tempo misure repressive contro la Chiesa del Nicaragua, ordinando tra l’altro la chiusura del canale televisivo della Conferenza episcopale. Il 6 marzo “la Santa Sede ha ricevuto con grande sorpresa e rammarico la comunicazione che il Governo del Nicaragua ha deciso di ritirare il gradimento (agrément) a S.E. Mons. Waldemar Stanislaw Sommertag, Nunzio Apostolico a Managua dal 2018, imponendogli di lasciare immediatamente il Paese dopo la notifica del provvedimento”. Nel corso della sua missione, precisava un comunicato della Santa Sede, Mons. Sommertag “ha lavorato con profonda dedizione per il bene della Chiesa e del popolo nicaraguense, specialmente delle persone più vulnerabili, cercando sempre di favorire i buoni rapporti tra la Sede Apostolica e le Autorità del Nicaragua”.
L’Arcidiocesi di Managua il 21 maggio ha espresso solidarietà e vicinanza a fedeli e sacerdoti della Parrocchia del Santo Cristo de las Colinas, a Managua, dove Monsignor Rolando Alvarez, Vescovo della diocesi di Matagalpa e Amministratore apostolico di Esteli, “si trova recluso, in preghiera e digiuno”, come anche alla parrocchia di San Juan Bautista nella città di Masaya, e al suo parroco, padre Harvy Padilla, “che vivono in un clima di ansia per la loro sicurezza personale e l'impossibilità di esercitare il loro diritto a vivere e celebrare la loro fede in un ambiente di pace e libertà" (vedi Fides 23,24,30/5/2022).
Nella solennità del Corpus Domini, il 16 giugno, il Segretariato Episcopale dell'America Centrale (Sedac) ha pubblicato un comunicato di solidarietà con la Chiesa del Nicaragua, con “tutti i Vescovi, i sacerdoti, le comunità religiose e i laici di quel Paese fratello che lavorano diligentemente per la Vigna del Signore; nonostante le difficoltà e le prove che incontrano sul loro cammino"(vedi Fides 17/06/2022). Analoghe espressioni di solidarietà sono state espresse da diverse Conferenze Episcopali di paesi centroamericani, come El Salvador (vedi Fides 7/6/2022).
(SL) (Agenzia Fides 05/07/2022)


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