AMERICA/CILE - Relazioni Chiesa-Stato: mettere Cristo al centro

venerdì, 8 aprile 2022 politica   chiese locali  

Concepción (Agenzia Fides) – La Chiesa cilena ha organizzato una Conferenza sulle Relazioni Chiesa-Stato che si è tenuta attraverso le piattaforme digitali, cui hanno preso parte tra gli altri Monsignor Fernando Chomali, Arcivescovo di Concepción, e Monsignor Juan Ignacio González, Vescovo di San Bernardo.
Nel comunicato pervenuto all’Agenzia Fides si evidenzia che, all’inizio dell’incontro, Monsignor González ha presentato il contesto storico del rapporto Chiesa-Stato, sottolineando l'importanza della Chiesa come guida e agente attivo quando si considerano le decisioni politiche che governano la vita dei cileni. Quindi Monsignor Chomali ha invitato la politica a riprendere i valori, i concetti e il bene comune promossi dalla Chiesa cattolica in Cile, attraverso un lavoro continuo per costruire una società giusta che dia priorità alla dignità di ogni persona.
Tra le domande poste da quanti seguivano l’incontro, una riguardava la partecipazione dei cattolici alle attività politiche. Monsignor Chomali ha risposto: "È totalmente compatibile essere cattolico e partecipare alla vita politica", aggiungendo che non si deve ignorare quanto si professa in relazione all’impegnarsi nei partiti politici, poiché i cattolici devono vigilare su ciò che la Chiesa promuove.
Un'altra domanda riguardava l'intervento dei principi cristiani nella società odierna, e ciò che è considerato "politicamente corretto". Monsignor Juan Ignacio González ha sottolineato nella risposta: "Dobbiamo andare con un buon insegnamento, e con libertà, a proporre quei principi”, riferendosi al lavoro instancabile di essere “Chiesa in uscita”. Ha anche citato l'importanza di mettere Cristo al centro della vita, come ha detto Papa Francesco, perché in questo modo si realizzerà una società costruttiva al servizio degli altri.
L’11 marzo si è svolto l'insediamento ufficiale alla Presidenza del Cile del giovane Gabriel Boric, 36 anni, il leader studentesco delle proteste dell'ottobre 2019, che ha vinto il ballottaggio del 19 dicembre 2021 e si propone di riformare radicalmente, in senso progressista, la struttura socio-politica cilena. Come è tradizione, il giorno seguente, 12 marzo, si è tenuta una preghiera ecumenica e interreligiosa nella Cattedrale di Santiago alla presenza delle massime autorità dello stato. Nei giorni precedenti, il Presidente aveva convocato un incontro con i rappresentanti di varie fedi religiose presenti in Cile (vedi Fides 11/3/2022;14/3/2022).
(SL) (Agenzia Fides 8/4/2022)


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