AMERICA/COLOMBIA - Giornata delle Vocazioni: la vocazione missionaria continua ad attrarre i giovani che entrano tra i Missionari di Yarumal

sabato, 24 aprile 2021 vocazioni   istituti missionari   animazione missionaria  

Bogotà (Agenzia Fides) – L’Istituto per le Missioni Estere di Yarumal (MXY) è stato fondato nel 1927 a Yarumal, cittadina della diocesi di Santa Rosa de Osos, per l’evangelizzazione e l’opera missionaria. “I nostri missionari stanno attualmente lavorando in Colombia, Ecuador, Bolivia, Panama, Stati Uniti e Canada in questo continente. In Africa lavoriamo in Kenya, Angola e Costa d'Avorio, in Asia in Cambogia e Thailandia. Abbiamo anche missionari che lavorano in Italia, Spagna e Belgio” spiega all’Agenzia Fides p. Hernan Pinilla, MXY, della Segreteria dell’Animazione Missionaria e Vocazionale dell’Istituto.
“Attualmente siamo circa 180 missionari, compresi i seminaristi temporanei – prosegue - . In America operano circa 40 missionari, in Africa 15 missionari, in Asia 8 missionari. Circa 20 missionari sono poi impegnati in altri servizi in Colombia: animazione missionaria e vocazionale, consiglio generale, servizi amministrativi. Gli anziani e i pensionati sono 30”.
Riguardo alla situazione delle vocazioni, p. Hernan Pinilla sottolinea: “Attualmente abbiamo 22 seminaristi professi che stanno studiando teologia e alcuni di loro stanno vivendo una esperienza pastorale. Circa 15 studenti stanno frequentando i corsi di filosofia. Quest'anno, nonostante le difficoltà di accompagnamento vocazionale causate dalla pandemia, sette studenti hanno avviato il cammino di formazione. Il numero medio di studenti che sono entrati negli ultimi anni è compreso tra 8 e 10”.
P. Hernan osserva che le limitazioni della pandemia, non hanno influito sulla decisione di molti giovani di seguire la chiamata di Dio. “La pandemia del coronavirus, con tutte le sue tragiche implicazioni, sfida i nostri schemi pastorali, compresa la pastorale vocazionale, e ha risvegliato la creatività degli operatori pastorali vocazionali. I tradizionali incontri vocazionali devono essere svolti attraverso le nuove tecnologie, ci sono pochi incontri faccia a faccia, rispettando sempre le normative sulla biosicurezza, con tutta la cura che la pandemia richiede da noi. Comunque la pandemia non è stata un impedimento per molti giovani a preoccuparsi della vocazione missionaria. Vediamo con gioia che Dio continua a chiamare, e ci sono sempre giovani pronti a rispondere alla chiamata. La vocazione missionaria continua ad attrarre molti giovani”.
“I giovani che vengono nel nostro seminario – conclude il missionario -, possiamo dividerli in due gruppi: quelli che hanno terminato gli studi secondari e un altro gruppo di quelli che hanno completato (o almeno avviato) studi universitari o tecnici, alcuni dei quali operanti in ambiti diversi. Molti adulti, oltre i 24 anni, bussano alle nostre porte con il desiderio di essere missionari, ma non possiamo accoglierli perché finirebbero il cammino di formazione in età troppo avanzata, inoltre abbiamo notato che è molto più difficile per loro imparare altre lingue e adattarsi alle esigenze della vita comunitaria”. (SL) (Agenzia Fides 24/4/2021)


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