AFRICA/BOTSWANA - Scheda del Paese

lunedì, 4 luglio 2005

Roma (Agenzia Fides)- Protettorato britannico dal 1885 con il nome di “Protettorato della Beciuania” (Bechuanaland), il Botswana divenne indipendente il 30 settembre 1966, prendendo l’attuale nome. Il Botswana è una Repubblica ed una democrazia multipartitica con elezioni libere che si tengono ogni 5 anni. Il Paese ha una superficie di 581.730 kmq con una popolazione di 1 milione e 813mila abitanti.
Grazie a 4 decenni di ininterrotta leadership civile, di politiche sociali adeguate, e di significativi investimenti di capitali il Botswana è considerato uno dei Paesi più stabili dell’Africa con un’economia tra le più dinamiche del continente. In effetti il Botswana non è stato sconvolto né da colpi di Stato né da guerre civili, che caratterizzano purtroppo diversi Paesi africani.
La principale attività economica è quella estrattiva, in particolare quella dei diamanti, alla quale si è aggiunta negli ultimi anni il turismo, settore in forte crescita, anche grazie alle ampie riserve naturali e alla politiche di conservazione ambientale e al clima di sicurezza.
Fin dall’indipendenza il Botswana ha mantenuto uno dei più alti livelli mondiali di crescita economica. Attraverso un’accorta politica fiscale e un’oculata gestione delle finanze pubbliche, il Botswana si è trasformato da uno dei Paesi più poveri del mondo a un Paese dal reddito medio con un reddito medio pro capite di 9.200 dollari americani nel 2004. L’estrazione di diamanti è il maggior motore dell’economia, rappresentando un terzo del Prodotto Interno Lordo e circa il 70-80% degli utili delle esportazioni. Gli altri settori importanti settori economici sono il turismo, i servizi finanziari, e l’allevamento. La maggior parte del settore agricolo è però ancora rappresentato dall’agricoltura di sostentamento. Nonostante i positivi risultati macroeconomici, il tasso di disoccupazione ufficiale è il 23,8% (secondo stime non ufficiali si avvicina al 40%).
Questo perché non è stata finora realizzata una generalizzata distribuzione della ricchezza e una significativa quota della popolazione è ancora costretta a vivere in condizioni di sussistenza. Soltanto il 3% della manodopera viene infatti impiegata nel settore minerario mentre la principale fonte di occupazione è rappresentata dalle strutture pubbliche o parastatali che, dopo il settore minerario, forniscono il principale contributo alla ricchezza prodotta dal paese.
Le prospettive per l’economia del Botswana continuano a dipendere fortemente dagli sviluppi della domanda internazionale dei diamanti la cui produzione nel paese ha raggiunto i livelli massimi, a causa del completamento dei progetti di investimento nel settore. Gli sforzi tesi ad una diversificazione del sistema economico non hanno finora prodotto risultati apprezzabili. Un’altra seria incognita per il futuro del Paese è l’alta incidenza dell’AIDS (37,3% della popolazione è affetta da AIDS/HIV),una delle più alte del mondo. Il governo però ha varato uno dei programmi più completi e moderni di lotta alla pandemia di tutta l’Africa.
Chiesa cattolica: I primi sforzi dei missionari cattolica dal 1850 al 1920 nell’allora Bechuanaland non ebbero successo per l’opposizione dei missionari protestanti, già ben stabiliti nella zona. Solo nel 1928 gli Oblati di Maria Immacolata riuscirono a stabilirvi una missione e a fondare una scuola elementare. Nel 1930 fu aperto una missione a Lobatse e nel 1935 a Ramotswa. Dopo la seconda guerra mondiale arrivarono i Padri Passionisti irlandesi. Attualmente i cattolici sono 84mila distribuiti su una diocesi (Gabarone) e un vicariato apostolico (Francistown) con 33 parrocchie. I sacerdoti diocesani sono 16 e i religiosi sacerdoti sono 40. I religiosi non sacerdoti sono 4 e le religiose 72, i catechisti 282 (Fonte Annuario Statistico della Chiesa Cattolica 2003). (L.M.) (Agenzia Fides 4/7/2005 righe 50 parole 580)


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