ASIA/INDIA - Mese Missionario Straordinario: “Il Signore è custode della Creazione e accompagna l’uomo nel suo cammino di fede e di annuncio”

giovedì, 31 ottobre 2019 mese missionario straordinario   animazione missionaria  

Nuova Delhi (Agenzia Fides) - “La Chiesa in India è al servizio della nazione attraverso l’opera dei missionari, dei sacerdoti, religiosi e laici che accompagnano la popolazione nel suo cammino di pienezza di vita”. Lo ha riferito in un’intervista all’Agenzia Fides, in occasione del Mese Missionario Straordinario, padre Cecil Azzopardi, SJ, gesuita e direttore spirituale al Collegio internazionale del Gesù di Roma, ribadendo il ruolo centrale svolto dalla Chiesa indiana nella costruzione e nello sviluppo, umano e sociale, del paese. “È importante capire - sottolinea - che la missione serve a far sì che ogni persona possa rinnovare il proprio rapporto con Dio, e a ricevere il dono dello Spirito Santo, e non a diffondere un'ideologia o una nuova cultura”.
Padre Cecil per oltre quarant’anni ha operato come missionario della Compagnia di Gesù in varie zone dell’India: “Sebbene i cristiani in India rappresentino una minoranza - rileva - sono molto apprezzati dalle istituzioni per il loro impegno nel campo dell’educazione, della salute, del lavoro e, soprattutto, per il loro sostegno ai poveri e agli emarginati”. Dal canto suo, la Chiesa incoraggia i fedeli (19,9 milioni sono i cattolici indiani, pari al 1,7% della popolazione) al dialogo in un contesto pluralista come quello indiano, in cui convivono fedi, lingue e culture differenti: “E' necessario camminare insieme con le altre religioni per condividere le sfide sociali e promuovere una convivenza pacifica nella società”, osserva padre Azzopardi.
“La Chiesa mira a portare buona volontà e comprensione tra i vari gruppi religiosi e a far fiorire la pace nei cuori delle persone”, evidenzia.
Per quanto riguarda le sfide all'evangelizzazione nel contesto indiano, “uno degli aspetti cruciali - nota il gesuita - è quello di proporre uno stile di vita ispirato al Vangelo che possa manifestarsi nel pensiero e nei costumi di un popolo”. Alla percezione della misericordia di Dio corrisponde l’azione a cui l’uomo viene chiamato: “Negli esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola - spiega - c’è un’espressione molto caratterizzante in proposito, che è contenuta nella contemplatio ad amorem: Dio fatica e opera per me in tutte le cose create sulla faccia della terra. Questo vuol dire che il Signore è custode della creazione e accompagna l’uomo nel suo cammino di fede”. “Proprio in questo cammino - conclude - si concretizza l’azione fondamentale dell’annuncio cristiano, cuore del Mese Missionario Straordinario”. (ES) (Agenzia Fides 31/10/2019)


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