ASIA/PAKISTAN - Le minoranze religiose: necessari leader politici che si prendano cura dei diritti umani

mercoledì, 20 giugno 2018 minoranze religiose   diritti umani  

Pete Jacob al Seminario di studi

Karachi (Agenzia Fides) – “Dobbiamo cercare leader politici disposti a prendersi cura dei nostri diritti, delle sfide, dei problemi, dello sviluppo delle nostra comunità e che lavorino per fornire protezione, tutela e promozione integrale delle minoranze”: lo ha detto il cattolico Peter Jacob, Direttore del “Centro per la giustizia sociale”, in occasione di un Seminario tenutosi di recente a Karachi sul tema “Elezioni 2018 e diritti delle minoranze religiose”, in vista delle elezioni politiche previste in Pakistan a luglio 2018.
Come appreso da Fides, oltre 80 persone tra sacerdoti, leader politici, assistenti sociali, attivisti per i diritti umani, hanno partecipato all’incontro co-organizzato dalla Commissione nazionale “Giustizia e pace” (NCJP) della Conferenza episcopale cattolica .
Jacob ha rilevato: “Le nostre aree cristiane non sono ancora sviluppate. I problemi sono ancora gli stessi da decenni. Dovremmo esprimere un voto ai candidati e ai partiti politici che si occupino realmente dei problemi dei diritti delle minoranze”. I partecipanti hanno sottolineato le sfide che le minoranze si trovano ad affrontare nelle rispettive regioni: indifferenza dei governi, carenza di acqua, problemi di pulizia e igiene, abusi dei diritti fondamentali, paura di essere accusati ingiustamente in base alle leggi sulla blasfemia.
Riaz Nawab, assistente sociale, ha evidenziato le questioni riguardanti le assemblee legislative: "I membri selezionati per occupare i posti riservati alle minoranze in Parlamento non sono utili per la comunità. Non visitano le aree delle minoranze. Scelti dai partiti politici, lavorano solo per loro”.
I presenti hanno chiesto maggiore partecipazione delle minoranze religiose al processo elettorale e un impegno significativo dei candidati a farsi carico delle questioni in sospeso.
Jaipal Chabbria, un politico indù, ha detto a Fides: "Se non sono considerato un cittadino del Pakistan perché sono indù, questa è discriminazione. Tutti noi dovremmo essere trattati allo stesso modo, non come minoranze cristiane, indù o di altra religione”.
Si è anche discusso della attuazione della sentenza della Corte Suprema del 19 giugno 2014 sulle minoranze religiose e, tra le proposte emerse, si è chiesto di costituire una Commissione nazionale autonoma che esamini le questioni relative alle minoranze religiose. Per promuovere la tolleranza religiosa e la coesione nazionale, il Seminario ha indicato alcuni punti essenziali: riesaminare la bozza del curriculum scolastico e universitario e della politica di istruzione 2017 per eliminare la discriminazione sulla base della religione; istituire un organismo di regolamentazione per l'attuazione completa della quota del 5% dell'occupazione nei posti di lavoro pubblici riservata alle minoranze religiose; istituire commissioni a livello federale e provinciale per assicurare il rispetto e l'applicazione dell'ordinanza della Corte suprema del 19 giugno 2014, sulla promozione della pace e sull’urgenza di costruire una cultura di tolleranza religiosa e sociale. (AG) (Agenzia Fides 20/6/2018)


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