Aus Aid Kate Holt in CC
Robert Mugabe, il “Vecchio Elefante” dello Zimbabwe, ha lasciato il potere. Ha governato per 37 lunghissimi anni e, se fosse stato per lui, si sarebbe ricandidato nel 2018 e avrebbe governato ancora. Quanto? Non si sa perché Robert Mugabe ha 93 anni, una salute non più solida come un tempo e molti avversari. Non è quindi un caso che un golpe organizzato dai militari abbia messo fine alla sua lunga carriera di uomo politico spregiudicato, vanesio e violento. Lui stesso in passato si è paragonato a Hitler e, come il führer vedeva negli ebrei il nemico ancestrale della razza ariana, per Mugabe «l’unico bianco affidabile è quello morto». Un razzismo, nato nel clima della battaglia anticoloniale. «Sono l’Hitler di questi tempi - ha detto -. Questo Hitler ha un solo obiettivo: giustizia per il suo popolo, sovranità per il suo popolo, riconoscimento dell’indipendenza del suo popolo e dei suoi diritti sulle sue risorse. Se questo è Hitler, che io sia Hitler dieci volte». Mugabe lascia un paese in ginocchio dal punto di vista sociale, economico e politico. Che futuro avrà ora lo Zimbabwe? Per comprendere al meglio le dinamiche del presente, bisogna fare un salto nel passato. (...)