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Città del Guatemala (Agenzia Fides) – “Quando c’è la volontà di ricercare e promuovere il bene comune, gli organi dello Stato funzionano e danno buoni risultati” afferma la Conferenza Episcopale del Guatemala in un messaggio pubblicato il 4 settembre, commentando le dimissioni del Presidente Otto Perez Molina, accusato di corruzione, che è stato arrestato, e alla vigilia delle elezioni generali del 6 settembre. Nel testo pervenuto all’Agenzia Fides, intitolato “Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? (Salmo 27,1), si sottolinea che “un’autentica democrazia non può esistere senza avere come fondamento un sistema legale giusto ed applicato con equità che assicuri l’osservanza delle garanzie costituzionali fondate nei diritti umani”.
I Vescovi apprezzano che l’ex Presidente si sia volontariamente consegnato al giudizio dei tribunali, ed auspicano ora “un processo giusto, fondato sull’obiettività e sulla consistenza delle prove”, senza cedere ad alcuna pressione, ma cercando unicamente la verità, in quanto “non c’è giustizia senza verità. La verità è il fondamento della giustizia”.
Ricordando le recenti manifestazioni e le proteste di piazza di tutti i settori sociali contro la corruzione e i corrotti, il messaggio ricorda che amche “nelle chiese, nei luoghi di culto, nelle comunità, si è pregato, si è invocato Dio, perché la speranza di uscire dalla crisi non si indebolisse, e la speranza non è stata vana”.
Infine i Vescovi ricordano le imminenti elezioni e chiedono ai guatemaltechi di viverle “senza aggressioni di nessun tipo, nel rispetto reciproco, con la volontà decisa di rafforzare una convivenza degna e rispettosa di tutti”. Invitano quindi tutti a recarsi alle urne, “perché il nostro sistema democratico ne esca rafforzato e le future autorità godano di legittimità e rappresentatività, per dare impulso ai cambiamenti che chiede la popolazione”. (SL) (Agenzia Fides 05/09/2015)
