AFRICA/ANGOLA - Combattere i flussi finanziari illeciti per trovare risorse per lo sviluppo del continente

mercoledì, 2 settembre 2015

Luanda (Agenzia Fides) - Combattere i flussi finanziari illegali, derivanti dalla corruzione e dalle esportazioni illegali di risorse naturali, per finanziare lo sviluppo dei Paesi africani. Lo hanno invocato i partecipanti all’African Caucus, un forum di discussione che riunisce 19 Ministri delle Finanze africani e i governatori di 14 Banche centrali dell’Africa, che si è tenuto a Luanda, capitale dell’Angola, dal 25 al 28 agosto.
Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, di fronte alla carenze di risorse per finanziare lo sviluppo del continente, Armando Manuel, Ministro delle Finanze dell’Angola, ha esortato a ricercare “altre fonti di finanziamento, in particolare le economie che si potrebbero avere con l’intercettare i flussi finanziari illeciti dell’Africa”.
I Paesi del continente, fortemente dipendenti dall’esportazione di materie prime, risentono della caduta dei prezzi del petrolio e del rallentamento della domanda mondiale di minerali. Nella sua relazione al forum, David Robinson, Direttore aggiunto del Fondo Monetario Internazionale, ha preconizzato tagli ai bilanci statali dei Paesi africani per far fronte alla crisi, con tagli agli investimenti, riforme alle sovvenzioni per l’acquisto di carburanti, rialzo delle tasse, maggiore flessibilità nei tassi di cambio.
L’Europa, preoccupata dall’arrivo di rifugiati ma anche di migranti economici africani e non, non potrebbe forse dare una mano ai Paesi africani rintracciando nei propri istituti finanziari i fondi derivanti dalla corruzione africana ed esigere, dalle proprie aziende che operano nel continente, il rispetto delle regole in fatto di corruzione, evasione fiscale e contrabbando ? (L.M.) (Agenzia Fides 2/9/2015)


Condividi: