AFRICA/BURUNDI - Uccisione del generale Nshimirimana: scontro all’interno del potere o agguato dei ribelli?

lunedì, 3 agosto 2015

Bujumbura (Agenzia Fides)-“A Bujumbura al momento la situazione è tranquilla” dicono all’Agenzia Fides fonti locali dalla capitale del Burundi, all’indomani dell’uccisione del generale Adolphe Nshimirimana, considerato il numero due del regime del Presidente Pierre Nkurunziza, rieletto per la terza volta il 21 luglio, in elezioni giudicate “né credibili, né libere né inclusive” dalla missione di osservatori dell’ONU.
“Il generale Nshimirimana, ex capo dei servizi segreti, era il responsabile di tutti gli apparati di sicurezza ed era il capo della milizia del Presidente, che ha commesso assalti contro l’opposizione” ricordano le nostre fonti. La candidatura di Nkurunziza per un terzo mandato presidenziale è avvenuta in violazione della Costituzione ed ha aperto una grave crisi politica, con i media dell’opposizione chiusi delle autorità, un fallito golpe militare, il riapparire di gruppi armati dell’opposizione.
“In Burundi ci si interroga sui chi ha commesso l’omicidio. Alcuni sostengono che si sia trattato di uno scontro interno al potere, altri invece ritengono che siano stati i ribelli a colpire” dicono le fonti di Fides. “Le modalità dell’attentato lasciano comunque pensare che gli autori provengano da reparti dell’esercito. Gli attentatori hanno usato un pick up dell’esercito, oltre ad armi potenti. Inoltre hanno teso l’agguato nel centro di Bujumbura alle 8 del mattino. Quindi hanno dimostrato di potersi muovere liberamente per la capitale” concludono le nostre fonti. (L.M.) (Agenzia Fides 3/8/2015)


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