AFRICA/BURUNDI- Scoperto arsenale dei ribelli, scontri nel nord: situazione confusa alla vigilia del voto presidenziale

lunedì, 13 luglio 2015

Bujumbura (Agenzia Fides) - Le autorità burundesi hanno annunciato la scoperta di depositi di armi clandestini, l’arresto di un centinaio di presunti ribelli, ed hanno diffuso le immagini dell’arsenale sequestrato. “L’opposizione ribatte che si è trattato di una messinscena del governo per spaventare la popolazione alla vigilia del voto presidenziale” dicono all’Agenzia Fides fonti locali da Bujumbura, capitale del Burundi, che chiedono l’anonimato.
“La situazione è sempre più confusa ed è difficile districarsi tra le voci che circolano nel Paese” aggiungono le nostre fonti. “Quel che è certo è che in Burundi ci sono episodi di violenza. Due notti fa a Bujumbura sono state sentite delle sparatorie. C’è chi dice che i responsabili siano i ribelli, altri invece le milizie filo-governative”.
“Nel nord del Burundi ci sono stati scontri tra l’esercito e un gruppo ribelle, formato in gran parte da ex militari, che si sono ribellati alla decisione del Presidente Pierre Nkurunziza di concorrere per un terzo mandato, nonostante la Costituzione ne preveda solo due. Come noto, l’esercito si è spaccato sulla possibilità che il Capo di Stato uscente possa rimanere al potere dopo la scadenza del suo secondo mandato”.
Nel frattempo le elezioni presidenziali, previste il 15 luglio, sono state posticipate di una settimana, al 21 luglio. Per cercare di risolvere la grave crisi politica è giunto a Bujumbura il Presidente ugandese Yoweri Museveni, incaricato della mediazione da parte della Comunità dell’Africa Orientale. (L.M.) (Agenzia Fides 13/7/2015)


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