ASIA/CINA - PIÙ IMPEGNO CONTRO LA SARS!

lunedì, 7 aprile 2003

Pechino (Agenzia Fides) – Mentre l’epidemia di polmonite atipica continua a registrare nuovi casi in tutto il Sudest asiatico, nella comunità scientifica internazionale c’è stupore e preoccupazione per il ritardo con cui i responsabili locali della sanità cinesi hanno comunicato agli specialisti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’insorgenza del morbo. Oggi si lamenta ancora la lentezza burocratica con cui viene permesso ai medici dell’OMS di esaminare casi di malati nella provincia meridionale del Guangdong, dove si sono registrati i primi casi di SARS nel novembre 2002.
Secondo le ultime informazioni, negli ospedali di Singapore, Hong Kong e Vietnam numerosi medici e infermieri hanno contratto la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome), mettendo in luce il pericolo dell’infezione anche fra quanti, data la professione che svolgono, prendono tutte le precauzioni possibili.
Intanto nuovi casi di SARS si registrano in Indonesia, Sri Lanka, Kuwait e Malaysia. Australia , Stati Uniti e Canada hanno messo in quarantena i malati che si sospetta possano essere affetti dalla polmonite atipica. Finora sono morte circa 90 persone in 18 paesi, su un totale di 2.400 infetti, con un tasso di mortalità pari al 4%.
Criticato per l’incompletezza dei dati statistici forniti, ieri un funzionario della sanità cinese si è pubblicamente scusato per non aver fatto tutti gli sforzi possibili per fermare il morbo. “Ci scusiamo con tutti perchè il nostro dipartimento della salute non ha dato la necessaria collaborazione ai media”, ha detto ieri Li Liming, Direttore del Centro per il Controllo della malattia . “Non siamo stati in grado di mettere in campo le nostre forze per aiutare la gente con la necessaria pubblicità scientifica e rendere il popolo cosciente su come difendersi dal morbo”, ha aggiunto.
I pregiudizi ideologici ancora vigenti in alcuni strati dell’apparato hanno danneggiato la trasparenza e la verità, causando seri danni alla popolazione cinese e a tutta la comunità internazionale. Nonostante le nuove aperture e i progressi straordinari che si registrano in questa grande nazione, permangono ancora dei residui di ideologia in alcuni settori dell’apparato politico che frenano il progresso e lo sviluppo di questa grande nazione.
(Agenzia Fides 07/04/2003 Lines: 32 Words: 360)


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