ASIA/MYANMAR - Rohingya: apolidi e sfollati nei campi

sabato, 25 aprile 2015

Sittwe (Agenzia Fides) - Dopo la grande ondata di violenza che nel 2012 ha travolto lo stato occidentale di Rakhine, in Myanmar, con lo scontro tra musulmani e buddisti, circa 140 mila Rohingya, gruppo etnico di religione islamica, ora vivono segregati in campi profughi. Il conflitto continua e altri 10 mila buddisti sono ancora sfollati. Il Governo ha iniziato a raccogliere i documenti di identità provvisori dei Rohingya a Rakhine. Una nota diffusa dal Presidente Thein Sein aveva dichiarato che i documenti sarebbero scaduti a fine marzo, in vista di un referendum sulle modifiche costituzionali. Le autorità ritengono che la mossa rientri in un processo attraverso il quale il gruppo di minoranza possa chiedere la cittadinanza formale, ma solo se rinuncia alla sua appartenenza ai Rohingya e i suoi membri si registrino come bengalesi. Il Governo considera infatti i Rohingya come immigranti clandestini dal Bangladesh, nonostante molti vivano in Myanmar da intere generazioni. La scadenza dei documenti di identità provvisori, che rende i Rohingya apolidi, li lascia in una condizione di maggiore precarietà. (AP) (25/4/2015 Agenzia Fides)


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