AMERICA/MESSICO - Una malattia grave che ha infettato tutti: la corruzione, ma c’è anche la cura

mercoledì, 14 gennaio 2015

Città del Messico (Agenzia Fides) – "Il paese è gravemente ferito e infettato da un batterio che ha portato la democrazia sul punto di morte: la corruzione, una pratica comune che è diventata ‘qualcosa di naturale’, al punto di costituire una condizione personale e sociale legata al costume". Inizia così l'editoriale dell’ultimo numero del settimanale cattolico dell'arcidiocesi di Mexico, domenica 11 gennaio. "In Messico – continua il testo inviato a Fides - la corruzione è entrata in tutte le istituzioni politiche e governative, come un'epidemia che sembra non avere alcuna cura. Pertanto la prima battaglia da intraprendere è contro questa piaga, perché la corruzione è la vera causa dello sviluppo del traffico di droga e della criminalità organizzata, della disuguaglianza sociale, dell'indebolimento delle istituzioni e della cattiva amministrazione della giustizia che favorisce l'impunità, e aumenta la disperazione del cittadino messicano”.
Alla cruda analisi della situazione da parte del settimanale cattolico fa seguito la proposta di una soluzione urgente: “La soluzione a questa piaga deve passare necessariamente attraverso severe misure di controllo della corruzione, sia preventive che punitive, e altre misure più severe come imporre ai partiti politici di eliminare la corruzione all'interno delle loro istituzioni. Se c'è la volontà politica, i funzionari corrotti devono sparire al più presto possibile, e questo dovrebbe essere un compito urgente”. Il testo si conclude con un invito a tutti: “Basta solo avere la volontà di servire il Messico per avviare un vero cambiamento”. (CE) (Agenzia Fides, 14/01/2015)


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