ASIA/SRI LANKA - “La presenza del Papa, segno di pace e unità, è una scossa per la nazione”

martedì, 13 gennaio 2015

Colombo (Agenzia Fides) – “Il Papa è per noi un grande segno di pace e unità. La sua presenza rappresenta una scossa per l’intera nazione: è un invito a intraprendere senza timori strade di pace e di riconciliazione, di dialogo e di cooperazione”: lo dice all’Agenzia Fides p. Tony Martyn, sacerdote dell’Arcidiocesi di Colombo, impegnato nel Segretariato Generale della Conferenza episcopale dello Sri lanka, a poche ore dall’arrivo di Papa Francesco nello Sri Lanka, dove si tratterrà dal 13 al 15 gennaio.
P. Martyn racconta a Fides: “La nazione sta rispondendo in modo entusiastico, c’è grande euforia non solo tra i cattolici, ma tra i fedeli di tutte le religioni. Papa Francesco porta un messaggio di pace, di dignità per tutti, di solidarietà, che lascerà una traccia. Ha subito parlato di riconciliazione: con il nuovo governo e con la presenza anche di esponenti tamil nell’esecutivo, nutriamo nuove speranze. Il cammino di riconciliazione, come ha rimarcato anche il Papa, non può che partire dalla verità e dalla fiducia reciproca. Speriamo che la presenza del Papa contribuisca a sciogliere i nodi e aprire un dialogo sincero a livello politico. Soprattutto serva a riavvicinare i cuori, a consolare le famiglie ferite. A livello della gente comune, forse ci vorrà un po’ più di tempo, ma la buona volontà c’è”.
P. Martin prosegue: “Il Papa ci chiama a svegliarci dal sonno e a dare un impulso al cammino dell’ecumenismo, del dialogo e della pace: così lo Sri Lanka potrà rispondere alla preziosa presenza del Pontefice. La canonizzazione del Beato Joseph Vaz è un momento che la comunità cattolica attendeva con ansia: ringraziamo di cuore il Papa per questo dono a tutta la nazione”. (PA) (Agenzia Fides 13/1/2015)


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