AFRICA/LIBIA - Copti rapiti: i siti jihadisti diffondono le foto

martedì, 13 gennaio 2015

Sirte (Agenzia Fides) – Alcuni siti web della galassia jihadista hanno pubblicato lunedì 12 gennaio le foto di 21 egiziani copti rapiti nelle ultime settimane nell'area di Sirte in due sequestri di gruppo, attribuendo i rapimenti al braccio libico dello Stato Islamico (IS). I sequestrati vengono definiti “crociati cristiani arrestati dai soldati dello Stato Islamico in diverse regioni della provincia di Tripoli”, senza formulare richieste per il loro rilascio. I familiari dei rapiti e i rappresentanti della comunità copta di Salamut – città del governatorato di Minya da cui provengono gran parte dei rapiti – hanno confermato l'autenticità delle foto.
Nei giorni scorsi, il sequestro dei copti era stato attribuito dalla fonti locali a uomini armati affiliati alla rete radicale islamista Ansar Al-Sharia. Secondo alcuni analisti egiziani, i copti presenti in Libia per motivi di lavoro vengono considerati come “bersagli legittimi” dai gruppi jihadisti, che li colpiscono con violenze e rapimenti mirati anche per ritorsione contro il sostegno che l'Egitto intende garantire al governo insediato a Tobruk. Nel contempo, informazioni contrastanti erano arrivate dal leader tribale Mouftah Marzouq, capo del "Consiglio degli anziani" a Sirte, secondo il quale gli egiziani erano stati sequestrati da trafficanti che controllano l'immigrazione clandestina. “Sta di fatto - riferisce all'Agenzia Fides Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Guizeh - che in Libia stanno succedendo cose tremende: si moltiplicano le fazioni armate in un Paese dilaniato, dove è sempre più evidente che gli interventi compiuti nel recente passato da attori geopolitici esterni sono stati del tutto sconsiderati”. (GV) (Agenzia Fides 13/1/2015).


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