ASIA/GIORDANIA - Convegno su cristiani e “Primavere arabe”. Padre Bader: una fase storica a cui sono seguiti solo effetti negativi

lunedì, 24 novembre 2014

Amman (Agenzia Fides) – Si chiama “Dichiarazione di Amman” il documento finale approvato alla conclusione del Convegno su cristiani e “Primavere arabe”, promosso il 22 e 23 novembre a Amman dalla Fondazione Konrad Adenauer e dall'al-Quds Center for Political Studies. All'incontro hanno partecipato parlamentari e uomini politici di diverse nazioni mediorientali, insieme a rappresentanti di Chiese e comunità cristiane, come l'Arcivescovo caldeo di Kirkuk, Mons. Yousif Thomas Mirkis. “Il documento conclusivo - riferisce all'Agenzia Fides il sacerdote giordano Rifat Bader, direttore del Catholic Center for Studies and Media - rappresenta una road map per cercare di delineare un futuro migliore per i cristiani in Medio Oriente, in cui vengano fermate le violenze e i crimini settari, si ponga un argine ai soprusi di tirannie politiche e religiose, e si rafforzi un vero Stato di diritto”.
Nel suo intervento, p. Bader ha richiamato l'urgenza di intervenire sulle gravi carenze dei curricula scolastici, che ignorano la presenza e la storia dei cristiani nei Paesi mediorientali, e in tal modo non favoriscono nelle nuove giovani generazioni la conoscenza reciproca, indispensabile per alimentare una convivenza pacifica e collaborativa. “Nei programmi scolastici - spiega a Fides p. Bader - c'è una totale rimozione della presenza e della storia delle comunità cristiane autoctone, presenti nell'area mediorientale fin dai tempi apostolici. Come si possono educare i bambini a rispettare l'altro, se l'altro non è nemmeno menzionato nei libri di scuola?”.
Riguardo al giudizio generale sulle cosiddette Primavere arabe, negli interventi pronunciati al convegno si è potuta registrare la totale scomparsa dei toni enfatici con cui quel fenomeno era stato salutato ai suoi esordi: “ormai - commenta a Fides p. Bader - tutti ne parlano come una fase storica passata, e l'attenzione si concentra su come affrontare le emergenze e le conseguenze negative che ad essa hanno fatto seguito”. (GV) (Agenzia Fides 24/11/2014).


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