AMERICA/VENEZUELA - Aperta l’assemblea dei Vescovi: sconfiggere il pessimismo e far crescere la speranza

mercoledì, 9 luglio 2014

Caracas (Agenzia Fides) – “E' triste vedere il progressivo deterioramento delle istituzioni e della convivenza tra i cittadini. Si è persa la fiducia. L'immagine che appare non è più quella dell'abbraccio fra fratelli, e la nota più grave è la divisione interna dei principali settori. Il paese è diventato un puzzle difficile da comporre. Più di nove milioni di venezuelani vivono in estrema povertà. Il dialogo tra governo e opposizione è stato solo un evento contingente, senza proiezioni o conseguenze. Si è congelato senza risultati”. Con queste considerazioni il Presidente della Conferenza Episcopale del Venezuela (CEV), Sua Ecc. Mons. Diego Rafael Padrón Sánchez, Arcivescovo di Cumaná, ha aperto i lavori dell’Assemblea plenaria della CEV, il 7 luglio a Caracas (vedi Fides 14/05/2014; 21/05/2014).
Mons. Padrón Sánchez è stato molto schietto, denunciando che “testimonianze di tutti i settori della nostra società (studenti, politici e gente comune), fanno sapere che in Venezuela non sono rispettati i diritti umani e la Costituzione e le leggi non sono l'ultima parola nella gestione della giustizia, mentre invece lo sono la discrezione dei giudici e dei funzionari, e i loro interessi a mantenere il potere, i privilegi e il controllo politico della situazione".
L’Arcivescovo di Cumaná ha comunque indicato dei segni di speranza: “il paese chiede il dialogo, la comprensione e la saggezza. Un dialogo che non sia solo un meccanismo per placare la protesta, ma che sia autentico, con un ordine del giorno noto che porti a risultati tangibili. Il dialogo non è alternativo alla protesta pacifica, ma al disagio sociale e alla violenza. Il paese non è tranquillo, si vive nella tensione. Nonostante tutto, nessuno può negare che il Venezuela sia una nazione con molte risorse umane e con dei valori morali. È necessario sconfiggere il pessimismo e far crescere la speranza. Siamo un popolo di credenti, in maggioranza cattolici". (CE) (Agenzia Fides, 09/07/2014)


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