ASIA/INDIA - I leader cristiani in udienza dal Primo Ministro Manmohan Singh esprimono preoccupazione per l’integralismo religioso indù e gli attacchi contro i fedeli: 19 nei primi due mesi del 2005, dei quali 6 contro cattolici

lunedì, 14 marzo 2005

New Delhi (Agenzia Fides) - Un delegazione composta a diversi leader cristiani, guidata dall’Arcivescovo di Delhi Mons. Vincent Concessao, ha incontro il Primo Ministro della Federazione Indiana Manmohan Singh: la delegazione ha esposto gli ultimi sviluppi sulla situazione delle comunità cristiana ed esprimere serie preoccupazioni per il continuo verificarsi di episodi di violenza contro i fedeli, da parte di gruppi e movimenti integralisti indù.
Nell’incontro, avvenuto l’11 marzo presso gli Uffici del Primo Ministro, Mons. Concessao ha sottolineato alcune fra le maggiori atrocità commesse in tempi recenti in diverse parti dell’India, ha chiesto un impegno maggiore del governo nella prevenzione e nelle indagini per individuare i colpevoli.
I leader cristiani presenti, di numerose confessioni, hanno chiesto a Singh di adottare opportuni e immediati provvedimenti per fermar la violenza, affermando che la comunità cristiana si sta impegnando per lo sviluppo dei poveri e degli emarginati, dei dalit e dei fuoricasta. I suoi servizi, però, non solo non ricevono il legittimo riconoscimento, ma vengono perfino male interpretati e scambiati per proselitismo religioso.
Il Primo Ministro ha risposto assicurando l’attenzione del suo governo e l’impegno a lavorare per uno stato secolare e tollerante, che garantisca il pluralismo, l’armonia, la sicurezza per la vita delle minoranze, ringraziando i cristiani per il loro impegno.
Secondo fonti di Fides in India, sono 19 gli episodi di attacchi contro istituzioni o persone cristiane nei mesi di gennaio e febbraio 2005, dei quali 6 contro i cattolici. E’ un numero che desta preoccupazione e non lascia serenità nei leader e nella comunità cristiana.
I Vescovi avevano già incontrato il Primo Ministro a giugno dello scorso anno, all’indomani della sua elezione, esprimendo il loro apprezzamento per il programma del nuovo governo, assicurando la collaborazione della Chiesa cattolica nel realizzare politiche sociali innovative e socialmente produttive. Il Primo Ministro aveva confermato il suo impegno a creare un’atmosfera di armonia sociale e di progresso economico, affermando che “gli episodi di violenza contro i cristiani saranno un ricordo del passato”. Singh, dopo la sua nomina, aveva indicato come priorità del suo governo la promozione dell’armonia sociale, la lotta al fondamentalismo, l’impegno per migliorare le condizioni di vita dei contadini, la creazione di eque opportunità educative e professionali anche per i dalit e i fuori casta.
(PA) (Agenzia Fides 14/3/2005 righe 32 words 343)


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