ASIA/LIBANO - Vescovi Maroniti: il Libano è il Prometeo del Medio Oriente

giovedì, 9 gennaio 2014

Bkerkè (Agenzia Fides) - Il Libano assomiglia a Prometeo, l'eroe mitologico greco amico del genere umano, punito dagli dèi per aver portato agli uomini il dono del fuoco. Allo stesso modo, il Paese dei cedri viene colpito perchè in un'area del mondo dilaniata dagli scontri settari, dalle pulizie etnico-religiose e dalle lotte per imporre regimi oscurantisti, ha tentato di preservare una convivenza dove le diverse componenti sociali e religiose potessero partecipare in maniera paritaria all'esercizio del potere. Così, ricorrendo alla mitologia greca, l'Assemblea mensile dei vescovi maroniti – svoltasi mercoledì 8 gennaio nella sede patriarcale a Bkerkè, sotto la presidenza del Patriarca Bechara Boutros Rai - ha descritto la condizione del Paese in questo drammatico frangente storico, richiamando tutti i libanesi “a rinnovare il loro atto di fede nel Libano, come entità e come formula, preservandone il ruolo e la missione svolta nella regione e in seno alla comunità internazionale”.
I motivi politici e confessionali invocati per giustificare “il regno del terrore che si cerca di imporre con le auto-bomba, con la crescente instabilità e con le diverse aggressioni” si legge nel comunicato finale dell'Assemblea, pervenuto all'Agenzia Fides “pongono tutti i libanesi insieme davanti alla responsabilità di impedire che la loro Patria sia trasformata in una terra devastata”.
Il Libano vive di fatto senza governo da nove mesi. I veti incrociati dei blocchi politici contrapposti paralizzano la vita politica del Paese, mentre si avvicinano le elezioni presidenziali, in programma per il prossimo maggio. I vescovi nel loro comunicato esortano tutti i parlamentari “a farsi carico dei propri doveri”, affrettandosi a formare un governo che sia all'altezza del momento drammatico vissuto dal Paese e assicurando la continuità vitale delle istituzioni. (GV) (Agenzia Fides 9/1/2014).


Condividi: