ASIA/TURCHIA - Ankara smentisce: i vescovi siriani rapiti non sono in Turchia

giovedì, 31 ottobre 2013

Ankara (Agenzia Fides) – Il Ministero degli Esteri turco ha definito “infondate e fuorvianti” le illazioni fatte circolare negli ultimi giorni secondo cui i due vescovi metropoliti di Aleppo rapiti lo scorso aprile sarebbero tenuti sotto sequestro da militanti ceceni fuori dalla Siria, in territorio turco, con la copertura dei servizi segreti di Ankara. La secca smentita, rilanciata dalle agenzie turche, si riferisce alle voci di seconda mano rimbalzate da Mosca – e riprese da alcuni media internazionali – dove la vicepresidente della Società Imperiale Ortodossa di Palestina Elena Agapova aveva attribuito le ipotesi sulla sorte dei due vescovi rapiti al Gran Mufti di Damasco Ahmad Badreddin Hassoun, che il 28 ottobre nella capitale russa aveva incontrato i rappresentanti della Società Imperiale.
Secondo stampa turca, anche i servizi segreti di Ankara starebbero lavorando per ottenere la liberazione dei due vescovi siriani – il greco ortodosso Boulos al-Yazigi e il siro ortodosso Mar Gregorios Yohanna Ibrahim – rapiti lo scorso 22 aprile, e il cui sequestro non è stato mai rivendicato da nessuna delle sigle operanti sullo scenario del conflitto siriano.
La Società Imperiale Ortodossa di Palestina, fondata nel 1882 dallo Zar Alessandro III anche per
rafforzare la presenza della Russia zarista in Medio Oriente, fu chiusa dopo la Rivoluzione del 1917, ma dal 1992 è stata di nuovo registrata presso le autorità russe con il suo nome storico. (GV) (Agenzia Fides 31/10/2013).


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