ASIA/INDIA - Suora cattolica aggredita e malmenata in Rajasthan, con l’accusa di “essere cristiana”

mercoledì, 23 febbraio 2005

Ajmer (Agenzia Fides) - Un gruppo di otto uomini ha aggredito e percosso una suora cattolica presso la stazione ferroviaria di Kota, nella diocesi di Ajmer-Jaipur, nello stato del Rajasthan, India Nordoccidentale. Come dice a Fides la Conferenza Episcopale dell’India, l’episodio è avvenuto il 19 febbraio scorso, ma se ne avuta notizia solo oggi. Suor Ida Varghese, appartenente alla congregazione locale delle Suore della Missione, era nella stazione di Kota, dove era giunta venendo da Ghodra, e stava rientrando alla Casa provinciale della sua congregazione, che dista tre chilometri dalla stazione di Kota. Mentre, con numerose altre persone, stava per salire sul treno locale che l’avrebbe condotta a destinazione, la religiosa è stata improvvisamente insultata da un uomo e colpita alla testa, al collo e alle braccia.
Suor Ida ha raccontato a Fides le drammatiche fasi dell’aggressione: “Temendo che mi fossi fratturata il braccio ho avuto la forza di rivolgermi al personale di polizia ferroviaria in servizio alla stazione, vedendo un poliziotto poco lontano. Ma questi, con mia grande sorpresa, non è intervenuto, anzi mi ha scambiato per una persona senza biglietto, allontanandosi. A quel punto altri sette uomini mi hanno circondata, hanno cominciato ad insultarmi, a percuotermi, accusandomi di essere cristiana. Mi sono sentita del tutto in balia degli aggressori, e ho temuto per la mia vita”, ha raccontato la religiosa in evidente stato di shock e ancora ferita dalle percosse subite.
Alla notizia dell’aggressione della suora il Vescovo di Ajmer-Jaipur, mons. Ignatius Menezes, ha espresso profondo dolore e sorpresa per l’episodio di violenza improvviso e immotivato, dicendosi amareggiato poiché alla suora non è stata garantita nessuna protezione. Le Suore della Missione, ha spiegato sono impegnate nell’assistenza ai malati e agli emarginati. Nella città di Ajmer gestiscono due ospedali e un dispensario, mentre sono presenti anche nei cinque istituti educativi presenti in città, che accolgono oltre 5.000 studenti, fra cristiani e non cristiani.
Pochi giorni prima dell’episodio, la stampa locale aveva riportato che altri cristiani, giunti nella zona per partecipare a un corso biblico, erano stati aggrediti da membri dell’organizzazione estremista indù “Sangh Parivar”, che li accusavano di voler convertire al cristianesimo gli indù più poveri.
(PA) (Agenzia Fides 23/2/2005 righe 33 parole 320)


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