ASIA/IRAQ - Elezioni irachene: “Ha vinto il popolo iracheno. Il grande sconfitto è il terrorismo”, dice all’Agenzia Fides p. Nizar Semaan

lunedì, 31 gennaio 2005

Baghdad (Agenzia Fides). “Dalle urne è uscito sconfitto il terrorismo. Con questo voto il mondo ha preso atto che la stragrande maggioranza degli iracheni non sono terroristi, ma persone che vogliono la pace. È una grande vittoria per il popolo iracheno che ha saputo rispondere con l’arma del voto e della democrazia agli orrori del terrorismo fondamentalista”. Così p. Nizar Semaan, sacerdote siriaco di Mosul, nel nord Iraq, commenta all’Agenzia Fides l’esito delle elezioni irachene di ieri, 30 gennaio. “L’alta affluenza al voto dimostra che gli iracheni amano il loro paese, vogliono la democrazia e la pace. I terroristi sono solo un’esigua minoranza e non rappresentano affatto la maggioranza degli iracheni” continua p. Nizar.
“Il voto di ieri è una tappa importante per il pieno ristabilimento della sovranità dell’Iraq. Ma ancora molta strada resta da fare. Per questo abbiamo ancora bisogna della solidarietà e dell’aiuto della comunità internazionale che ha svolto un ruolo importante nell’organizzazione delle elezioni” afferma il sacerdote iracheno.
Sull’esito del voto p. Nizar esprime fiducia: “Anche se la lista confessionale degli sciiti dovesse uscire vincitrice dalle urne, l’elemento importante è che chiunque vinca rispetti le regole democratiche e i diritti di tutti. Sono sicuro che la maggior parte delle forze politiche irachene desiderano difendere gli interessi del popolo iracheno e non vogliono farsi condizionare dai paesi vicini”.
Su una possibile spaccatura del paese su base etnica e confessionale, il sacerdote iracheno si dimostra prudente: “Non abbiamo ancora dati certi sul numero dei sunniti che sono andati a votare, però a Mosul l’affluenza al voto è stata alta. E a Mosul vi sono molti sunniti. Spero quindi che il conflitto civile paventato da più parti sia solo un’ipotesi accademica. In effetti la reazione del popolo iracheno che andato a votare in massa, sfidando i terroristi, va proprio nella direzione contraria alla divisione e alla violenza. Ieri, gli iracheni hanno detto a chiare lettere di volere l’Iraq libero e sovrano. ”. (L.M.) (Agenzia Fides 31/1/2005 righe 29 parole 349)


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