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Jaffna (Agenzia Fides) - I missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI) di India e Sri Lanka, che hanno subito perdite di numerosi famigliari per lo tsunami, continuano nella loro missione di mostrare amore e attenzione verso chi è nella sofferenza.
P. Paul Jeevendra, Superiore Provinciale degli Oblati di Maria Immacolata in Sri Lanka ha espresso gratitudine per i numerosi messaggi di solidarietà ricevuti e per la pronta risposta di generosità dimostrata da tanti confratelli e amici in tutto il mondo.
Lavorando a Jaffna, nel Nord del paese, zona a maggioranza tamil, il missionario, come riporta una comunicazione della Curia generalizia OMI, ha lanciato un appello per l’assistenza di un milione di rifugiati stimati nell’area: 48 mila di loro sono alloggiati provvisoriamente in chiese, scuole, edifici pubblici.
Gli Oblati hanno un lunga esperienza di aiuto agli sfollati, dato che l’area è stata interessata da 20 anni di guerra civile e, in questa tragedia, stanno mettendo a disposizione tutte le loro energie. I missionari stanno offrendo alle autorità civili e alle organizzazioni non governative presenti sul campo collaborazione per il coordinamento degli aiuti, specialmente ai profughi. Stanno inoltre sensibilizzando la comunità cattolica locale e tutti i cittadini a contribuire senza sosta e stanno offrendo anche un supporto di natura psicologica, attraverso religiosi e laici specializzati, che si impegnano a portare conforto, consulenza e incoraggiamento ai sopravvissuti. I missionari Oblati sono presenti anche nelle cappellanie degli ospedali e delle scuole, prendendosi cura dei feriti e celebrando le esequie dei defunti.
A lungo termine, cercheranno di continuare l’assistenza psico-fisica degli sfollati, prendendosi cura specialmente degli orfani e accompagnandoli nel cammino di crescita umana e culturale. per saperne di più o offrire donazioni agli OMI dello Sri Lanka si può visitare il sito Internet www.omiworld.org.
(PA) (Agenzia Fides 7/1/2005 righe 28 parole 279)
