AMERICA/VENEZUELA - Con diverse manifestazioni della religiosità popolare il Venezuela celebra le feste Natalizie per 40 giorni

giovedì, 23 dicembre 2004

Caracas (Agenzia Fides) - Il Venezuela è un paese ricco di tradizioni culturali, frutto di un lungo processo di integrazione tra meticci, europei ed africani, a cui si aggiungono le differenti immigrazioni che hanno formato la società attuale. Anche le tradizioni Natalizie sono espressione di questa miscela di culture. In Venezuela il Natale è il periodo più ricco di feste religiose popolari, attraverso le quali la gente esprime la sua gioia per la nascita del Redentore. Al centro delle tradizioni, il presepe costituisce senza dubbio il simbolo natalizio per eccellenza. Le famiglie iniziano i preparativi sin dai primi giorni di dicembre, nelle città come nei paesi più piccoli si realizzano i Concorsi dei presepi, mentre nella città di Coro si organizza una Fiera popolare dedicata al presepio.
Tra il 16 ed il 24 dicembre si celebrano le cosiddette "Messe di Aguinaldo di Natale" che ricordano il viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, ed annunciano la celebrazione della nascita di Gesù. Il 24 dicembre, vigilia di Natale, a mezzanotte si celebra con solennità la Messa chiamata “Messa del Gallo”, perché si celebra all'ora del canto del gallo.
Le feste natalizie religiose e popolari incominciano nei primi giorni di dicembre e si prolungano per quaranta giorni, fino alla celebrazione della festa della Candelora, quando si commemora la Presentazione al Tempio di Gesù. Le celebrazioni sono varie, anche a seconda della località. Tra queste ne segnaliamo alcune. La prima domenica di dicembre iniziano le celebrazioni negli stati di Aragua e Carabobo con una festa chiamata “Veglia, Danza o Pellegrinaggio dei Pastori dal Bambino Gesù”. Dopo la Messa, si svolgono imponenti processioni, accompagnate da danze e dal suono degli strumenti a corda e a percussione, per rendere omaggio al Bambino Gesù. Negli stati andini di Táchira, Merida e Trujillo tra il 24 dicembre ed il 2 febbraio si realizza la “Paradura” del Bambino: è una festa che si celebra nelle case, dove la devozione della famiglia si esprime in complessi ed elaborati presepi. La festa inizia con l’allestimento del presepe, e dopo il giorno di Natale, i padroni di casa assieme ai vicini, si radunano davanti al presepio portando doni che offrono al Bambino Gesù per festeggiare il fatto che ha iniziato a camminare. Quindi lo collocano in un fazzoletto di seta, e lo portano in processione a passeggiare. La processione è accompagnata da musicisti, cantori e fedeli, che chiedono al Bambino Gesù di benedire le case ed i campi. Quando finisce “la passeggiata”, il Bambino viene rimesso nel Presepe, ma in piedi. La festa prosegue con la recita del Rosario, il canto di canzoni natalizie e la recita di componimenti poetici in onore del Bambino Gesù.
Altra festa che si svolge in alcuni paesi è il “Furto e la ricerca del Bambino”: una persona simula di rubare l'immagine sacra, la quale rimane nascosta per tre giorni. Allora si organizza un grande corteo che va alla sua ricerca, formato da bambini vestiti come la Vergine, San Giuseppe, i Re Magi, pastori, angeli, a cui si aggiungono anche le autorità locali. (R.Z.) (Agenzia Fides 23/12/2004, righe 34, parole 507)


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