AMERICA/COLOMBIA - “Bisogna chiarire la situazione dei rapiti” sottolinea Mons. Giraldo, fiducioso nel dialogo per la pace

sabato, 20 ottobre 2012

Medellin (Agenzia Fides) – La Chiesa cattolica colombiana ha accolto con grande speranza l'avvio dei negoziati di pace tra il governo e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), mettendo in guardia tuttavia sul fatto che, per avere successo, il negoziato deve portare alla luce tutta la verità. Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, l’Arcivescovo emerito di Medellin, Sua Ecc. Mons. Alberto Giraldo Jaramillo, parlando alla stampa locale, ha sottolineato che nei colloqui dovrebbero essere chiarite molte cose accadute durante il conflitto armato interno, compresa la sorte dei civili e dei soldati che sono ancora rapiti. “Dobbiamo portare alla luce la verità in ogni modo, mettere la verità sul tavolo, soprattutto per ciò che riguarda i rapimenti” ha detto l’Arcivescovo, che poi ha aggiunto: “Senza la verità sarà difficile la riconciliazione che tutti si aspettano nel nostro paese”.
Mons. Giraldo ha manifestato fiducia per questo nuovo sforzo per la pace, che formalmente ha avuto inizio a Oslo, in Norvegia (vedi Fides 18/10/2012) e proseguirà a Cuba, con l'accompagnamento di Venezuela e Cile. Il Governo del Presidente Santos e le FARC hanno concordato a Oslo di avviare la discussione il 15 novembre a Cuba, trattando come primo punto lo sviluppo dell'agricoltura. Le due parti nomineranno dei portavoce che dovranno incontrarsi 10 giorni prima a L'Avana (Cuba) per continuare i lavori preparatori necessari, secondo un comunicato diffuso il 18 ottobre nella capitale norvegese. (CE) (Agenzia Fides, 20/10/2012)


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