ASIA/NEPAL - Le donne chiedono la fine delle molestie sessuali

mercoledì, 23 maggio 2012

Kathmandu (Agenzia Fides) - In Nepal le molestie sessuali sono all’ordine del giorno per le donne, particolare nelle zone urbane. Sebbene non ci siano dati precisi, gli attivisti sostengono che il fenomeno sia in aumento e che occorre intervenire al più presto. Nel paese asiatico, di tipo patriarcale, 30 milioni di abitanti, non esiste una legge che tuteli i diritti delle donne nè le protegga, inoltre le disparità di genere sono tradizionalmente molto rigide e le iniziative per i diritti femminili molto limitate. Nel mese di aprile, circa 500 donne hanno marciato per le strade del centro di Kathmandu per promuovere i loro diritti, con l’obiettivo, reso noto in un documento, di sensibilizzare i giovani e tutte le altre persone su questo grave problema. Nel documento riferiscono di molestie verbali, stupri, violenze e botte, e fanno appello alle poche leggi che le tutelano, come il Nepal Public Offences and Penalties Act of 1970, secondo il quale costituisce violenza qualsiasi azione di natura sessuale, verbale o fisica. La pena prevista è di US $120 di multa più, qualche volta il carcere, ma la legge viene raramente applicata. Un nuovo decreto, proposto nel 2012, è in attesa di essere discusso: prevede 3 mesi di carcere e una multa di circa $300 per le molestie sul lavoro. Molti legislatori del paese himalayano sostengono che la colpa della crescita del fenomeno sia dovuta principalmente alle donne e al loro modo di vestirsi. (AP) (23/5/2012 Agenzia Fides)


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