AFRICA/GUINEA BISSAU - I Paesi lusofoni non accettano l’accordo tra i golpisti e gli Stati dell’Africa occidentale

lunedì, 14 maggio 2012

Bissau (Agenzia Fides) - Situazione ancora bloccata in Guinea Bissau, dove non si riesce a formare un nuovo governo per superare la crisi provocata dal golpe militare del 12 aprile. La CEDEAO (Comunità Economia degli Stati dell’Africa Occidentale) ha accettato Manuel Serifo Nhamadjo, il candidato proposto dalla giunta militare, come Capo dello Stato della fase di transizione in vista di nuove elezioni. “Il PAGC, il principale partito del Paese, l’Unione Europea e soprattutto la Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese (CPLP), si oppongono però a questa soluzione e chiedono che venga ripristinata la situazione di prima del golpe” spiega all’Agenzia Fides p. Davide Sciocco, missionario del PIME, direttore di Radio Sol Mansi.
“Il peso della CEDEAO è abbastanza consistente. I Paesi africani stanno conducendo le trattative tra le parti della Guinea Bissau per trovare una via di uscita dalla crisi. I protagonisti della trattativa sono Nigeria e Costa d’Avorio, che hanno spinto per la nomina del nuovo Capo dello Stato e stanno lavorando per la formazione di un nuovo governo” spiega p. Sciocco. “La CPLP non è però d’accordo con questa soluzione, perché significa scendere a patto con i golpisti”.
“La maggioranza della popolazione in effetti non approva il golpe - prosegue il missionario -. Dall’altra parte però la gente desidera che vi sia un governo perché scuole e uffici sono chiusi e gli stipendi degli statali non vengono pagati. È una situazione molto complicata” conclude p. Sciocco. (L.M.) (Agenzia Fides 14/5/2012)


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