AFRICA/NIGERIA - “Esistono prove di legami tra Boko Haram e Al Qaida nel Maghreb Islamico” afferma un generale nigeriano

venerdì, 24 febbraio 2012

Abuja (Agenzia Fides) - “Siamo stati in grado di collegare le attività della Boko Haram all’addestramento e al sostegno logistico che la setta riceve da Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI)”. Lo ha affermato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica nigeriana, il Generale Oluseyi Petinrin, in una relazione presentata dal Vice-Ammiraglio, Sa'ad Ibrahim, ad una riunione dei responsabili della sicurezza dei Paesi della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEAO nella sua sigla francese ECOWAS, in quella inglese). Alla riunione partecipano i responsabili della sicurezza di Bénin, Costa d’Avorio, Mali, Niger e Nigeria.
La setta Boko Haram continua ad imperversare nel nord della Nigeria (ma ha pure compiuto attentati nella capitale federale Abuja e in altre aree), mentre l’AQMI, partendo dal sud dell’Algeria ha esteso le sue attività a Mali, Mauritania e Niger, arrivando a lambire la Nigeria e il Burkina Faso. I due movimenti hanno creato legami sulla base di un’ideologia comune, ma probabilmente anche grazie a traffici illegali transfrontalieri, che sono tra le principali fonti di finanziamento di AQMI.
La dimensione economico-criminale di Boko Haram è emersa di recente dalle dichiarazioni rese alla polizia dal portavoce della setta, Abu Qaqa, dopo il suo arresto. Secondo Abu Qaqa vi sarebbero malumori interni alla setta tra la leadership, guidata da Abu Shekau, e la base, proprio sulla ridistribuzione delle rapine commesse per finanziare le attività di Boko Haram. In particolare i membri di etnia Kanuri, la stessa di Abu Shekau, sarebbero favoriti nel riciclaggio delle automobili di valore, rubate ufficialmente per compiere attentati, in realtà donate ai membri privilegiati della setta. (L.M.) (Agenzia Fides 24/2/2012)


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