ASIA/KAZAKHSTAN - Nuova legge sulle religioni: la Chiesa sospende il giudizio

mercoledì, 7 settembre 2011

Astana (Agenzia Fides) – La Chiesa cattolica “guarda con attenzione una materia importante come la libertà religiosa, che tocca da vicino la sua vita”, ma sospende il giudizio sulla nuova proposta di legge che regola la vita delle comunità religiose in Kazakhstan, “in attesa di conoscere nel dettaglio il disegno di legge che sarà esaminato dal Parlamento”: è quanto dice all’Agenzia Fides Sua Ecc. Mons. Tomas Peta, Arcivescovo di Astana, parlando della nuova proposta di legge sulle religioni, approdata ieri al Parlamento kazako, con il titolo “Legge sulle attività religiose e sulle associazioni religiose”.
Secondo gli osservatori, la nuova proposta di legge, nella sua formulazione attuale, comporta un complesso sistema di quattro livelli di registrazione per le comunità religiose; il divieto di attività religiosa non registrata; la chiusura dei luoghi di culto che non hanno specifica autorizzazione; una duplice approvazione (dell’amministrazione centrale e di quella locale) per aprirne di nuovi. La legge – di fatto formata da due provvedimenti distinti – amplia lo spettro delle possibili “violazioni” e dunque delle sanzioni, in materia di regolamentazione delle comunità religiose.
I provvedimenti sono stati elaborati dalla nuova Agenzia governativa per gli Affari Religiosi, guidata da Kairat Lama Sharif, e firmati dal Primo ministro Karim Masimov, che li ha presentati per l’approvazione del Parlamento, dove il partito “Luce della Patria”, cui appartengono Masimov e il presidente Nursultan Nazarbayev, detengono la maggioranza.
Mons. Peta rimarca: “La discussione è appena cominciata, ci vorrà del tempo. Come Chiesa cattolica non abbiamo ancora ricevuto la versione ufficiale del progetto di legge, dunque non abbiamo avuto modo di esprimere la nostra opinione. Da quanto si apprende dalle notizie che circolano, il fine del Presidente è quello di combattere l’estremismo e il fondamentlismo religioso. Staremo a vedere e aspettiamo per giudicare. Seguiremo con molta attenzione una materia che tocca da vicino la nostra vita”.
L'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) ha detto all’agenzia “Forum18”, specializzata sui temi della libertà religiosa, che il governo kazako non ha chiesto la sua assistenza o un parere legale sulle proposta di legge. (PA) (Agenzia Fides 7/9/2011)


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