AFRICA/BURKINA FASO - Forte tensione a Ouagadougou per la rivolta dei militari

venerdì, 15 aprile 2011

Ouagadougou (Agenzia Fides) - Situazione incerta a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, dove una rivolta militare ha costretto il Presidente Blaise Campaoré a rifugiarsi nel suo villaggio natale (Ziniaré, ad una trentina di km dalla capitale) per poi rientrare nella mattinata di oggi, 15 aprile, nella sede presidenziale. “Le sparatorie sono iniziate intorno alle 9,30 di ieri sera e sono proseguite fino al mattino di oggi, anche con l’impiego di armi pesanti” riferiscono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa locale, che non desiderano essere citate. A ribellarsi sono stati i reparti della Guardia Presidenziale. “Questo corpo dovrebbe essere quello più leale nei confronti del Presidente. Vi sarebbero dei problemi legati al mancato pagamento degli stipendi. Sembra che il comandante della Guardia Presidenziale sia stato accusato dai suoi sottoposti di trattenere il denaro destinato al pagamento dei loro salari. Per questo motivo è stata data alle fiamme la sua abitazione” spiegano le fonti di Fides.
La rivolta è cominciata ieri sera in una caserma all'interno del complesso di una ventina di ettari del palazzo del Presidente, per poi estendersi ad altre tre caserme tra le quali la più importante della capitale. Questa è la seconda volta in poco tempo che i militari si ribellano. Alla fine di marzo, infatti i militari erano già scesi in piazza per protestare per l’arresto di alcuni commilitoni accusati di reati sessuali e di altro genere. “Il Presidente aveva incontrato tutte le componenti militari e apparentemente i problemi erano stati risolti” ricordano le nostre fonti. Nel centro della capitale la tensione è ancora alta e la maggior parte dei negozi non ha aperto i battenti per il timore di saccheggi, che sono comunque avvenuti in diversi punti. A febbraio erano stati gli studenti a protestare per l’uccisione di un loro compagno da parte della polizia. (L.M.) (Agenzia Fides 15/4/2011)


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